AgenPress – La Polizia postale, coordinata dal capo del pool antiterrorismo milanese Alberto Nobili, sta indagando, con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale, per identificare gli autori delle minacce e degli insulti indirizzati via social, ancora una volta, alla senatrice a vita Liliana Segre, che ieri mattina si è vaccinata al Fatebenefratelli di Milano.
Gli haters si sono scatenati ma alla fine hanno solo raccolto uno sdegno unanime da parte di politica e società civile. La polizia postale ha avviato un’indagine ipotizzando il reato di minacce aggravate dalla discriminazione e dall’odio razziale.
Le persone identificate saranno iscritte con l’ipotesi di reato di minacce aggravate dall’odio e dalla discriminazione razziale. Molti commenti irripetibili e antisemiti sono comparsi sotto il post dove il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, che ieri mattina ha accolto Segre in ospedale insieme all’assessore al Welfare Letizia Moratti, ringraziava la senatrice per la sua testimonianza.
“Andiamo con fiducia a questo incontro perché sarà veramente l’unico modo che ognuno di noi ha di combattere questo grande nemico” ha detto Liliana Segre nel video pubblicato sulla pagina Facebook di Fontana. “Mi sembra che questa volta, contro un nemico invisibile, abbiamo così poche armi che l’essere vaccinati vorrà dire essere più facilmente invitati dai nostri figli, dai nostri nipoti, dai nostri amici che hanno paura di incontrarci per non passarci questo temibile virus. Mi sembra una grande opportunità a cui tutti dobbiamo rispondere, grati che si possa fare” ha aggiunto la sopravvissuta ad Auschwitz.
Ma per i suoi haters la vaccinazione diventa un pretesto per una valanga di insulti e minacce, con qualcuno che le augura persino la morte. E’ dal novembre 2019, dopo una serie di minacce ricevute via web, che Liliana Segre vive infatti sotto scorta. Ma non per questo rinuncia a portare, nonostante l’età avanzata, la sua testimonianza di impegno: “Una vita che è un esempio per tutti. Anche nei gesti più semplici. Grazie a Liliana Segre” l’ha omaggiata pubblicamente il ministro della Salute, Roberto Speranza. Anche il Pd milanese e molti altri le hanno espresso la loro solidarietà, così come tanti sui social, dove non è solo l’odio a dominare.
“L’ignoranza e il fanatismo vanno condannati con determinazione, i violenti denunciati e isolati”, ha scritto su twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli affari regionali, esprimendo “sincera solidarietà e vicinanza” alla senatrice. “Solidarietà ad una donna splendida che in un momento cosi’ delicato per il proprio Paese, riesce a essere un esempio positivo. Grazie Liliana Segre, siamo tutti con lei”, ha aggiunto il leader del Pd Nicola Zingaretti.