Tel Aviv. Tajani: “Hamas come Isis, Ss e Gestapo, sono terroristi. Utilizzano i palestinesi come scudi umani”

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AgenPress – “La situazione è molto complicata, è ovvio che c’è una grande concentrazione di truppe israeliane ai confini con la Striscia di Gaza. Ne ho visti tantissimi, centinaia di carri armati, quindi uomini pronti a intervenire. Ma l’evacuazione è in corso”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante la visita in Israele.

“Hamas è come l’Isis, come come le Ss, come la Gestapo, fanno le stesse cose, sono terroristi, degli assassini e stanno utilizzando come scudo il popolo palestinese, cosa che non è giusta, bisogna evitare che ci siano altri morti innocenti”, ha aggiunto ribadendo che i palestinesi non sono Hamas, che bisogna saper distinguere, e che Roma lavora ancora una soluzione a due Stati.

Tajani ha ribadito “solidarietà” dell’Italia allo Stato ebraico e la convinzione del suo “diritto di difendersi”, dicendosi certo che saprà reagire al massacro del 7 ottobre “in maniera proporzionata” senza “provocare troppi drammi tra la popolazione civile” di Gaza. Ma adesso soprattutto per gli ostaggi portati a Gaza dai terroristi e anche per “creare un corridoio per i cristiani chiusi nelle chiese palestinesi”. “Faremo del nostro meglio per il salvataggio di questa gente innocente”.

“Con Hamas è impossibile parlare”, il governo italiano si muove dunque con i Paesi arabi. Il vicepremier ci ha provato con l’egiziano Abdel Fattah al Sisi e la premier Giorgia Meloni con il re di Giordania. Ora l’Italia continua a premere con “Emirati, Arabia Saudita, e Marocco perché si facciano portavoce di una scelta da parte di Hamas che permetta quantomeno a donne, bambini e anziani di poter lasciare i territori”, ha detto il ministro.

“Le priorità oggi sono stabilizzare l’area balcanica e accompagnare il processo di adesione all’Ue. La decisione di riconoscere lo status di Paese candidato a Ucraina, Moldova e Bosnia-Erzegovina, sostenuta con forza dal governo italiano, conferma la vitalità del progetto europeo e la necessità di proseguire con rinnovata determinazione nel cammino intrapreso”.

“I Balcani e tutta la regione sono una priorità della politica estera del governo italiano”, ha ribadito il ministro. Per Tajani “è significativo che” l’incontro di oggi “si svolga a Trieste, storico e futuro crocevia dell’Europa. E’ a Trieste che non a caso lo scorso gennaio ho voluto tenere la conferenza sui Balcani, prima tappa per definire una strategia nazionale che segni un ritrovato protagonismo dell’Italia e promuova crescita e integrazione a servizio della stabilità e della sicurezza”.

“La priorità per l’Italia è il salvataggio degli ostaggi”, ha aggiunto. “Non sono soldati e per questo è importante avere corridoi”. “Faremo del nostro meglio per il salvataggio di questa gente innocente”.

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