AgenPress – Il prefetto di Biella, Silvana d’Agostino, ha revocato il porto d’armi per difesa personale a Emanuele Pozzolo, indagato per lo sparo di capodanno. Il provvedimento, che vieta anche al parlamentare di “detenere armi e munizioni”, è stato deciso – spiega una nota della Prefettura – a causa del comportamento incauto tenuto” da Pozzolo “durante i festeggiamenti della notte di Capodanno, improntato a leggerezza e sottovalutazione della pericolosità delle armi”. A Pozzolo “è stato contestato l’uso inappropriato dell’arma, poiché non ha adottato tutte le cautele necessarie ad evitare fatti anche accidentali e sinistri involontari”.
“La pistola mi è scivolata dalla tasca del giubbotto” con “qualcuno” che “l’ha raccolta e ha armato il cane” lasciando poi partire involontariamente il colpo, si difende Pozzolo.
L’esito dello Stub, l’esame per cercare le tracce di polvere da sparo tra gli indumenti e sulle mani, potrebbe arrivare già nei prossimi giorni, in anticipo rispetto alla previsioni. Secondo quanto si apprende la Procura di Biella che indaga sullo sparo nella notte di Capodanno che ha ferito un elettricista di 31 anni a Rosazza, avrebbe chiesto al Ris dei Carabinieri di affrettare i tempi per concludere l’accertamento specialistico, avrebbe chiesto al Ris dei Carabinieri di affrettare i tempi per concludere l’accertamento specialistico. Per la procura di Biella l’esito dello Stub sarebbe un passo importante per le indagini visto che finora le testimonianze di chi ha assistito allo sparo, nei locali della Pro loco di Rosazza (Biella) sono contraddittorie.