Adinolfi, Lega: “Stop agli sbarchi in Italia”

Presentata interrogazione Ue perché migranti soccorsi da Ong straniere vengano trasferiti nei paesi di riferimento


Agenpress. «In un momento cosi’ grave, in cui chiediamo sacrifici ai nostri cittadini e il rispetto di rigide regole per contenere il contagio da coronavirus, non possiamo consentire losbarco a centinaia di persone provenienti dall’Africa. Quanto sta accadendo in questi giorni sulle coste italiane non puo’ essere sottovalutato. Un fenomeno che mette seriamente a rischio la salute di tutti, ma con l’obiettivo imprescindibile di salvare vite sottraendole ai trafficanti di esseri umani». E’ quanto affermano i deputati della Lega al Parlamento europeo, tra cui figura l’Eurodeputato pontino Matteo Adinolfi, che oggi hanno presentato alla Commissione europea un’interrogazione sul tema.

«Negli ultimi giorni abbiamo assistito a numerosi sbarchi di immigrati clandestini – affermano gli eurodeputati della Lega – nonostante l’Italia non sia porto sicuro a causa dell’emergenza sanitaria, distribuiti tra hotspot stracolmi e alcune strutture private, riaperte per l’occasione. Luoghi in cui non sara’ possibile garantire la sicurezza dei cittadini. A cio’ si aggiungono le gravi preoccupazioni, anche a seguito della conferma del primo caso di positivita’ al covid19 diun migrante sbarcato in Italia».

«E’ evidente la grave responsabilita’ del Governo e della politica dei finti porti chiusi – prosegue la nota – che rischia di produrre danni enormi, incrementando il rischio dicontagio, oltre che incoraggiare il business dei trafficanti di esseri umani. La stessa commissione europea ha, inoltre, affermato nelle sue linee guida sulla restrizione dei viaggi verso l’Europa, che e’ lecito negare l’ingresso a cittadini di paesi terzi, qualora questi rappresentino una minaccia alla pubblica sicurezza».

«L’Europa deve intervenire con urgenza – si legge nell’interrogazione – affinche’ i migranti soccorsi da ONG battenti bandiera di altri Stati, vengano trasferiti negli Statidi riferimento o in altri Stati Membri, attraverso specifici corridoi sanitari. Ma, soprattutto, di fermare questi sbarchi rivedendo le priorita’ assegnate alla neonata missione IRINA, affinche’ si ponga come obiettivo primario e non secondario quello di istituire, immediatamente, un blocco navale al largo della Libia».

Infine, chiude la nota «in una situazione di crescente difficolta’ economica del nostro Paese, con migliaia di famiglie italiane ridotte in poverta’ dal lockdown, continuare a destinare ingenti risorse alla gestione dei migranti e’, da parte del governo, uno sfregio a danno dei nostri concittadini gia’ provati da questa grave crisi economica, e alimentera’, sempre piu’, le guerre fra poveri a cui gia’ assistiamo nei quartieri piu’ degradati».

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