Afghanistan. Cinque priorità del governo. Dalla protezione dei civili fino al contrasto al terrorismo

AgenPress – “Oggi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ho partecipato al Consiglio Affari Esteri Ue, riunitosi in formato virtuale sulla situazione in Afghanistan.
Ho indicato le 5 priorità del Governo, nell’ambito di una strategia condivisa a livello europeo”.
Lo scrive il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post su Facebook.
• Primo: la protezione dei civili. La messa in sicurezza degli afghani che hanno collaborato con la comunità internazionale e di personalità che si sono esposte a favore dei diritti umani e civili deve rimanere al centro dei nostri sforzi.
Al riguardo, l’Italia – finché le condizioni lo consentiranno – manterrà una presenza diplomatica presso l’aeroporto di Kabul e proseguirà le operazioni di evacuazione di altri connazionali e di cittadini afghani che hanno sostenuto la nostra Ambasciata e il nostro contingente militare.
In queste ore e nei prossimi giorni dovremo lavorare a un’iniziativa coordinata a livello internazionale per assicurare voli umanitari e fare in modo che all’emergenza si sostituisca un processo organizzato.
• Secondo: il rispetto dei diritti individuali e delle libertà civili. Non possiamo tollerare che le conquiste di questi due decenni vadano perse. Penso, in particolare, ai diritti delle donne, ai quali è dedicata la dichiarazione su iniziativa spagnola cui abbiamo aderito. La garanzia del rispetto del diritto e degli standard internazionali in materia di diritti umani deve essere una chiara condizione da porre ai talebani, pena l’isolamento internazionale del Paese.
• Terzo: l’impatto migratorio. Siamo consapevoli che si incrementerà la domanda di accoglienza di rifugiati e migranti dall’Afghanistan. È perciò necessario che l’UE metta a punto una risposta comune, anche in questo caso in stretto raccordo con i partner della regione, a cui andrà contestualmente assicurato il necessario sostegno.
• Quarto: la situazione umanitaria. È anzitutto necessario rinnovare l’appello affinché sia garantito alle organizzazioni internazionali l’accesso umanitario pieno, sicuro e senza ostacoli al Paese.
La comunità internazionale dovrà continuare ad assicurare un’indispensabile assistenza umanitaria alla popolazione afghana.
• Quinto: il contrasto al terrorismo. Non possiamo permettere che l’Afghanistan torni ad essere un terreno fertile per gruppi terroristici e una minaccia alla sicurezza internazionale. Dovremo trovare alleanze e coinvolgere tutti i Paesi, specie quelli della regione, che condividono questa stessa preoccupazione, oltre a Russia e Cina.
Abbiamo il dovere morale di non voltare le spalle all’Afghanistan. Dobbiamo restare compatti, come Unione Europea e in collaborazione con i nostri partner della NATO.
L’Italia continuerà il proprio impegno, rivolgendo un’attenzione speciale a donne e giovani, proseguendo con progetti di cooperazione.
È necessario che gli Stati membri presenti, come l’Italia, in aeroporto a Kabul, assicurino la massima solidarietà reciproca e collaborazione tra di loro e con gli alleati per poter completare le operazioni di evacuazione.
Come ci siamo sempre detti: “in together, out together”. Questo deve continuare a valere anche ora.
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