Allevamenti. Le scrofe costrette a vivere sdraiate in gabbie strette e senza potersi muovere

AgenPress – “La maggior parte degli animali trascorre quasi la metà dell’anno all’interno di gabbie in cui non possono nemmeno girarsi  in maggioranza in gabbia per quattro o cinque settimane all’inizio della gravidanza. Quindi, una settimana prima del parto, vengono nuovamente confinate per altre cinque settimane”.

E’ quanto rileva una ricerca dall’associazione Compassion in World Farming (Ciwf) accompagnata da un’indagine condotta su 16 allevamenti in Polonia, Francia, Italia e Spagna, compresi quelli che forniscono prosciutti come Parma e Bayonne.

Ciwf, l’associazione promotrice dell’iniziativa dei cittadini “End the cage age” per vietare l’allevamento in gabbia nell’Ue chiede che la Commissione europea proponga un testo legislativo in materia “entro la metà del prossimo anno”.

Settimane in gabbie piccole tali da impedire tutti i movimenti a parte lo stare in piedi o sdraiarsi, con il tormento di non poter nutrire adeguatamente i propri piccoli. Sono le condizioni in cui sono costrette a vivere dallo svezzamento fino a quattro settimane dopo l’accoppiamento l’85% delle scrofe nell’Ue.

 

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