Borsellino. Ruotolo, “dobbiamo conoscere la verità. Non fu solo mafia a tentare il colpo di stato”

AgenPress – “19 luglio 1992. 28 anni fa la strage di via D’Amelio. La ferita è ancora aperta. Non è ancora il tempo di consegnare alla storia quel periodo tragico che ha vissuto il nostro Paese. Le nuove generazioni devono sapere quello che è successo nel terribile biennio stragista 92-94 perché, ancora oggi, dobbiamo conoscere la verità. Non fu solo mafia a tentare il colpo di stato”.

Lo scrive il senatore Sandro Ruotolo (Gruppo Misto) in un post su Fb nel giorno dell’anniversario della strage di via D’Amelio.

“Lo dicono le indagini ancora aperte: le stragi di Capaci e via D’Amelio, le bombe del 93 a Roma, Milano, Firenze, gli attentati ai carabinieri di Reggio Calabria, il deposito di armi pronto ad essere usato di Secondigliano, quartiere di Napoli, facevano parte di una strategia del terrore che, dopo il fallito attentato allo stadio Olimpico di Roma, cessò d’improvviso. Perché? Quelle bombe erano un ultimatum. Vogliamo conoscere tutti i protagonisti e i termini di quell’accordo”.

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