Coronavirus, Scandurra: “In Italia si muore anche per ignoranza e incompetenza”

Per il giornalista il vero dramma è l’assenza di una classe politica sempre più allo sbando


Agenpress. “In Italia oltre al Covid-19 esiste anche un virus che si chiama ignoranza e incompetenza, che porta in sé sintomi altrettanto gravi: assenza di buonsenso, di accordo e mancanza di tempismo ed efficace problem-solving.

Lo afferma Maurizio Scandurra nella sua opinione quotidiana ad Agenpress.

Prosegue il giornalista: “In Italia si muore non soltanto a causa del Coronavirus, triste realtà che svela profonde falle imputabili al mancato sviluppo della sanità pubblica degli ultimi trent’anni.

L’epidemia in corso ha moltiplicato a dismisura lo stato di crollo di fatto di un’economia e  di una una società profondamente fragile e traballante, con regole costruite su palafitte di burocrazia che soffocano ogni libera iniziativa in nome di questo o quel codice di tutela, di questa o quella norma, di questa o quella funzione di controllo.

Non abbiamo ancora riaperto le fabbriche e liberato la gente dalle case, che già si mettono in moto burocratici accertamenti nei confronti dei già sdraiati a terra artigiani, commercianti e imprenditori.

Allora, mi domando, se per rendere meno macchinosa la burocrazia italiana vengono dedicati fondi e risorse di Stato, come mai per i cittadini e le imprese i criteri di affidamento e stanziamento di risorse economiche sono affidate a norme sempre più ardue?”

Per poi chiosare: “Aleggia tutt’intorno un “pesante clima”, come ha giustamente sottolineato anche il Professor Alessandro Meluzzi a ‘Radio Radio’ e ‘Il Giornale’. Che, più che nelle fabbriche e nei luoghi della produzione, vedrei decisamente meglio i controlli a Lampedusa e in tutti quei siti strategici tuttora oggetto di barchini e barconi. Nonostante il lockdown”.

 

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