Covid-19, L’Eretico scrive al Presidente della Repubblica: “L’Ordine dei Medici va sciolto, subito l’amnistia per i camici bianchi”

AgenPress. L’Associazione L’Eretico scrive al Presidente della Repubblica Mattarella e a tutte le Istituzioni e chiede lo scioglimento dell’Ordine dei Medici e che agli stessi, impegnati  nell’emergenza Covid, venga garantita l’amnistia per i reati astrattamente ipotizzabili determinati da errori indotti dal Governo e non contrastati dall’Ordine.

“Non pare fuori luogo – si legge nella missiva – prendere in considerazione, come peraltro già proposto da più parti (…), lo scioglimento della Federazione Nazionale Ordini Medici, che in questi mesi sembra aver disatteso gravemente al proprio ruolo, tradendo gli scopi statutari e giungendo altresì ad avviare procedimenti disciplinari nei confronti dei propri associati che – lungi dall’essersi resi colpevoli di imperizia o colpa nell’esercizio della professione – hanno espresso dissenso rispetto all’impostazione ideologica dell’Ordine”.

Il Presidente dell’Associazione L’Eretico, il magistrato Angelo Giorgianni, rileva inoltre che l’Ordine dei Medici è responsabile di non aver evidenziato che le indicazioni terapeutiche  ed operative dettate dal Governo, fossero prive di evidenza scientifica, quale la mancata effettuazione delle autopsie e la disposizione di soggetti infettati dal Sars-cov2 all’interno degli Istituti di riposo per anziani (RSA), due elementi che hanno determinato quella che molti definiscono una strage di Stato.

“Risulta evidente che la Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri, nata per garantire e controllare la professionalità del medico nel curare i malati, si è trasformata in un’associazione a sola tutela della categoria, non senza conflitti di interessi e nell’assenza di un comitato di controllo e verifica composto da Cittadini o da soggetti terzi. Se ci troviamo dinanzi ad una casta in cui l’adesione fideistica all’ideologia dominante è requisito indispensabile per poter esercitare la professione medica, le Istituzioni hanno il dovere e il diritto di intervenire, riportando l’Ordine ai suoi scopi fondativi o abolendolo”.

La consapevolezza di non esser oggetto di provvedimenti disciplinari o penali determinati da errate indicazioni sulla diagnosi e le terapie, consentirà di ricostruire gli eventi in un clima di collaborazione; sarà proprio il personale medico a descrivere e confermare le criticità nella gestione dell’emergenza. E come a Norimberga vennero condannati gli alti ufficiali nazisti ed assolti i subalterni che si erano limitati ad obbedire agli ordini superiori, così una commissione d’inchiesta dovrà valutare l’operato del Governo e dell’Ordine senza coinvolgere chi si impegnava eroicamente a contatto con i pazienti.

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