Covid, Bianchini (MIO Italia), che fine ha fatto il ristoro perequativo per il settore Horeca?

Oggi scadono le cartelle di rottamazione: quando deve prendere lo Stato è rigido e inflessibile; quando deve dare, invece, dimentica e tira per le lunghe


AgenPress. «Il Governo ha imposto ai nostri commercialisti di presentare i bilanci entro il 30 settembre 2021 per ottenere il ristoro perequativo, cioè il contributo a fondo perduto, aggiungendo che prima di questa data non sarebbe stato possibile pronunciarsi sulla percentuale da applicare alla differenza di margine operativo lordo dei fatturati. Cioè, detto semplicemente, su quanto ammonterà il ristoro. Ora siamo nel mese di ottobre, il 30 settembre è passato. Domanda: che fine ha fatto il decreto attuativo?».

Lo ha reso noto Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.

«Chiediamo che la percentuale da applicare sia oggetto di attuazione in tempi brevissimi, naturalmente. Perché si tratta di contributi che offrono un sollievo economico indispensabile a ristoranti, bar, pizzerie, pub, cocktail bar, penalizzati da mesi e mesi di chiusure», ha aggiunto Paolo Bianchini.

«In questo senso, ricordo che oggi scadono inderogabilmente le cartelle di rottamazione. Ebbene, quando deve prendere lo Stato è rigido e inflessibile; quando deve dare, invece, finge di dimenticare e tira per le lunghe», ha concluso Paolo Bianchini.

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