โLโattuale situazione impone due riflessioni: la possibilitร di somministrare, per il momento, solo la prima dose di vaccino; la necessitร di definire le prioritร tra le persone da vaccinareโ sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG
AgenPress. La terza ondata epidemica รจ in procinto di colpire lโItalia, proprio mentre i dati sui contagi sono ancora alti a causa del mancato abbattimento della curva della seconda ondata. Gli effetti si prefigurano devastanti, come mostrano i numeri elevati di altri Paesi giร coinvolti come il Regno Unito. Lโimminente aumento di contagi si associa alla minore disponibilitร di vaccini rispetto alle previsioni, causata da diversi fattori: i ritardi nelle produzioni dei vaccini oggi approvati, il processo ancora in atto nellโapprovazione del vaccino di AstraZeneca, i tempi ancora lunghi per gli altri vaccini in preparazione.
โLโesigenza oggi รจ quella di ottimizzare la campagna vaccinale al fine di rendere disponibile il maggior numero possibile di dosi di vaccino per la piรน ampia quantitร di popolazione possibile โ sottolinea il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG, Societร Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie โ La somministrazione dei vaccini a un maggior numero di persone รจ legata a tre fattori: la quantitร di dosi di vaccino disponibili; lโapprovazione di diversi tipi di vaccini; la dilazione nel tempo delle seconde dosi. Se le prime due varianti non vengono accelerate, resta solo la terza possibilitร . Questa situazione impone due riflessioni: la possibilitร di somministrare, per il momento, solo la prima dose di vaccino, al fine di immunizzare un numero piรน elevato di soggetti; la necessitร di definire le prioritร tra le persone da vaccinare, tenendo conto delle diverse caratteristiche cliniche e di professioni e mansioni di ciascunoโ.
LA POSSIBILITAโ DI PROCRASTINARE LA SECONDA DOSE DEL VACCINO โ Tema di dibattito di queste ore รจ la possibilitร di disattendere, per il momento, la duplice somministrazione per vaccinare un maggior numero di persone. Si propone una sorta di violazione delle indicazioni generali di una doppia somministrazione, ma la realtร scientifica descrive una situazione ben precisa: i rapporti relativi alla registrazione dei vaccini finora in uso di Pfizer-Biontech e Moderna che prevedono doppia dose dichiarano che la somministrazione della seconda dose non puรฒ essere presa, rispettivamente, prima di tre e quattro settimane; tuttavia, non viene posto alcun limite massimo.
โNon si parla di intervallo massimo tra la prima e la seconda dose – evidenzia il Prof. Cricelli โ Questa evidenza scientifica porta alla conclusione che per aumentare lโimmunitร della popolazione puรฒ essere valida anche la somministrazione di una sola dose per il momento, rimandando la seconda dose a un periodo piรน lungo, come giร fatto nel Regno Unito. Lโefficacia di una sola dose รจ del 50% circa, ma il dato piรน rilevante รจ che la copertura del vaccino resta molto elevata per gli effetti gravi, lasciando la possibilitร che lโinfezione possa comunque colpire ma in forma asintomatica o paucisintomatica. In breve, se lโAutoritร sanitaria decidesse di aumentare questa dilazione nelle somministrazioni sarebbe una scelta possibile. Dal punto di vista scientifico ci sono dati che permettono di confermare gli effetti di immunizzazione. ร altresรฌ molto importante ricordare invece che i vaccini a Rna messaggero, quali sono Pfizer e Moderna, non sono intercambiabili con vaccini prodotti con tecniche diverseโ.
LA DEFINIZIONE DELLA VULNERABILITAโ DELLA POPOLAZIONE โ La quantitร di dosi di vaccino รจ strettamente interrelata con la questione dei soggetti eleggibili per la vaccinazione stessa. Adesso siamo nel pieno della fase 1, che riguarda gli operatori sanitari, ma bisogna definire nel minor tempo possibile le prioritร tra gli altri soggetti da vaccinare, facendo riferimento a criteri di vulnerabilitร che prendano in considerazione le diverse comorbiditร a cui i vari soggetti possono essere esposti. Compatibilmente con la disponibilitร delle dosi di vaccino, bisogna mettere in sicurezza il piรน presto possibile queste persone, per ridurre la pressione sui servizi sanitari e soprattutto il numero dei morti, ancora oggi troppo alto.
โI MMG possono dare un contributo determinante per il successo della campagna vaccinale contro il Covid-19 – afferma il Prof. Cricelli โ Da quando esiste il SSN ogni cittadino di questo Paese ha un collegamento stretto con il suo Medico di famiglia che dispone dellโelenco e delle cartelle cliniche di tutti i suoi pazienti. Sono sempre i Medici di Medicina Generale che assistono migliaia di soggetti non autosufficienti e/o non deambulanti che non potrebbero mai recarsi in un centro vaccinaleโ. Tuttavia, bisogna anche conoscere quanto ogni singola patologia influisca sullโaumento del rischio di complicanze e mortalitร .
โNel caso per esempio del diabete รจ stato dimostrato che il COVID19 comporta una prognosi piรน severa e una mortalitร 2-3 volte maggiore rispetto ai pazienti non diabetici a causa della concentrazione in questi soggetti di molteplici fattori di rischio quali la presenza di iperglicemia, lโetร avanzata e le comorbiditร , in particolare ipertensione, obesitร e malattie cardiovascolari. Il tasso di mortalitร per questi pazienti รจ secondo solo a quello delle patologie cardiovascolariโ ha sottolineato il Dott. Gerardo Medea, Responsabile della SIMG per il Diabete.
UN INDICE SVELA CHI SIA PIU’ A RISCHIO โ La SIMG dispone anche di algoritmi sviluppati e testati sulle popolazioni in carico alla medicina generale, che permettono di calcolare individualmente il rischio di fragilitร e vulnerabilitร , affinchรฉ ogni medico possa selezionare i gruppi da coinvolgere con le diverse prioritร nelle successive fasi vaccinali. La vulnerabilitร รจ un punteggio che, data la presenza di determinate condizioni cliniche, determina, in caso di infezione da Sars-CoV-2, una variazione del rischio di andare incontro ad un esito infausto, fino al decesso. La popolazione vulnerabile รจ quella a cui va data prioritร al vaccino. โGrazie alle numerose pubblicazioni giร disponibili e ai consistenti dati registrati in questi undici mesi di pandemia, siamo in grado, attraverso il nostro istituto di ricerca Health Search di fornire indicazioni precise circa le categorie di cittadini che con prioritร assoluta devono essere coinvolte nella seconda/terza fase della campagna vaccinaleโ evidenzia il Dott. Francesco Lapi, Direttore Ricerca Health Search.
โI nostri sistemi informatici sono giร stati predisposti alla la registrazione dei soggetti vaccinati e per la trasmissione automatica ai Sistemi Informativi Regionali di riferimento, nonchรฉ allโannotazione degli aspetti clinici della vaccinazione, che consentiranno i grandi studi europei di efficacia e di valutazione vaccinale a medio e lungo termine che questa campagna epocale richiede ed ai quali noi stiamo partecipandoโ conclude il Prof. Cricelli.