Di Stefano (Confindustria). Vogliamo infrastrutture, innovazione, formazione, non sussidi

AgenPress – “Quello che chiediamo con forza  è costruire, adesso, su basi nuove, il futuro della nostra economia ed il futuro delle nostre imprese: non si può continuare a immaginare interventi tampone, interventi che non siano risolutivi”.

Lo dice Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani imprenditori, vicepresidente di Confindustria, secondo il quale “gli industriali chiedono di aprire ora “un confronto serio per passare, adesso, ad una fase successiva all’emergenza”.

Di Stefano ribadisce come Confindustria non vuole i sussidi.  “Non li cerchiamo, non servono: chiediamo semmai di abbandonare la politica dei sussidi a pioggia e di concentrarci su riforme strategiche e driver di sviluppo, sul ritrovare competitività: si chiama semplificazioni, si chiama riforma del fisco, si chiama taglio del cuneo fiscale, si chiama infrastrutture fisiche e tecnologiche. Su questo abbiamo fatto tantissime proposte. Bonomi ha una linea chiara e univoca: l’industria italiana tutto cerca fuorché l’ennesimo sussidio”.

Le proposte di Confindustria, aggiunge, saranno riassunte alla fine di settembre in un “piano Italia” decennale, “una pianificazione concreta per utilizzare le risorse europee straordinarie per presupposti per una crescita duratura: vogliamo infrastrutture, innovazione, formazione. Vogliamo puntare su driver di sviluppo e di competitività per i prossimi anni.

Si apre “una stagione di confronto importante”, con il tavolo Confindustria-sindacati previsto per il 7 settembre: il “patto per l’Italia” su cui punta Carlo Bonomi mira a coinvolgere “sindacati, Confindustria e Governo ed è una conditio sine qua non per creare quel grande piano industriale, per creare quella grande idea di futuro a cui dobbiamo tendere”.

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