Due italiani su tre da oggi sono in zona bianca

AgenPress.  Due italiani su tre da oggi sono in zona bianca e quindi con minime restrizioni rispetto al contenimento della pandemia. E il ministro della Salute, Roberto Speranza, spera che “il 95% degli italiani sia in zona bianca nei prossimi 7 giorni”.
Si deve comunque continuare ad indossare le mascherine e a rispettare le distanze, lavando spesso le mani.
Questo significa, tra l’altro, il via libera a matrimoni e feste, ma con il green pass, al ristorante non più di 6 persone al chiuso. Due terzi d’Italia passano in zona bianca mentre il trend dei contagi continua a calare.
Mentre nelle zone gialle resta il coprifuoco alle 24 fino al 21 giugno.
“Gli studi sulla variante indiana sono ancora in corso – spiega Speranza – e non abbiamo nell’immediatezza una risposta a tutte le domande. Ma le prime ricerche ci dicono che con due dosi di vaccino la variante indiana è contenibile con una percentuale importante”.
“In questo momento chi viene dal Regno Unito deve fare il tampone, è chiaro che ci riserviamo di monitorare la situazione e se l’andamento della curva dovesse peggiorare in Gran Bretagna ci riserviamo di pensare ad altre misure, come la quarantena”, Speranza quindi aggiunge: “E’ giusto monitorare con grande attenzione. Nella riunione che faremo oggi con gli altri ministri europei della Salute discuteremo anche di questo”.
Quindi se i contagi dovessero tornare a salire, il Governo è pronto a reinserire la quarantena per chi arrivi da quel Paese, afferma il presidente del Consiglio, Mario Draghi al termine del G7 rassicurando sui vaccini: “Nessun timore o incertezza, il piano andrà in porto”.
Le somministrazioni di vaccini sono 42 milioni e il commissario Figliuolo vede “la luce in fondo al tunnel”.
Il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, si dice preoccupato: “Stiamo seguendo molto attentamente la variante Delta che è la variante indiana. La variante Delta ha ricominciato a fare contagiati in Inghilterra, c’è un focolaio a Brindisi che è stato strettamente monitorato, speriamo di aver individuato tutti i soggetti contagiati. La variante Delta ci preoccupa molto perché potrebbe essere meno sensibile ai vaccini e quindi potremmo non avere ad ottobre l’effetto favorevole dell’immunità di gregge”.
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