Granarolo. Scoperti in un capannone resti umani e feti all’interno di barili industriali

AgenPress – La squadra Mobile di Bologna sta cercando di chiarire la provenienza di una quarantina di fusti gialli con all’interno feti e resti umani.  A dare l’allarme, mercoledì sera, un ragazzo di origine sinti, che raccoglie ferro con il suo camioncino nelle aziende della zona, chiamato dal titolare di una società che si occupa di svuotare cantine e magazzini.

La notizia è stata riportata da Il Resto del Carlino. Stando al racconto del giovane, quest’ultimo gli propone di portare via, oltre al ferro, anche i fusti, col compito di “smaltirli da qualche parte”. Il ragazzo gli dice che si può fare, ma che prima di caricare i barili – che riportano sul fianco il simbolo dei rifiuti biologici speciali – con il gancio sul cassone del camion, vuol sapere cosa contengano. Ne prova ad aprire uno, si rompe il coperchio. E, nel liquido sporco, viene a galla un feto.

I feti ritrovati potrebbero arrivare da una struttura universitaria, una biblioteca di anatomia, che probabilmente li conservava per motivi di studio e di ricerca. Dai primi accertamenti svolti, alcuni anni fa ci fu una ristrutturazione con sgombero dei locali ed è stato in quell’occasione che i contenitori furono trasportati nel capannone di una ditta di traslochi, dove sarebbero rimasti fino al loro ritrovamento.

Procede la squadra mobile, coordinata dalla Procura di Bologna, che ha convalidato il sequestro, ipotizzando provvisoriamente, in attesa di comprendere meglio i termini della vicenda, un reato legato all’illecito trattamento di rifiuti speciali, a carico del titolare del capannone, che potrebbe essere sentito per chiarire se fosse o meno a conoscenza del contenuto dei barili.

Il rettore dell’Università di Bologna Giovanni Molari spiega che “al momento le indagini in corso non consentono una valutazione piena e chiara dell’accaduto e sconsigliano di pronunciarsi, nel doveroso rispetto del lavoro svolto dagli inquirenti. Allo stesso tempo stiamo conducendo le opportune verifiche interne. Naturalmente io per primo ritengo indispensabile fare piena luce sulla vicenda e forniremo il pieno sostegno agli inquirenti”.

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