Il regalo del governo a Pfizer, Moderna e Astrazeneca

L’Italia ha allungato la proprietà dei loro brevetti sui vaccini di cinque anni oltre ai venti previsti dagli accordi internazionali. L’estensione temporale non era stata resa pubblica ma è stata scoperta nei contratti tra lo Stato e le tre corporation del farmaco. L’inchiesta esclusiva di Radio Popolare

AgenPress. Mentre oltre 100 Paesi, migliaia di associazioni, centinaia di premi Nobel e di ex capi di stato chiedono di sospendere per tre anni i brevetti sui vaccini per il Covid, in Italia viene concessa un’ulteriore estensione temporale  ad alcuni dei brevetti utilizzati da AstraZeneca, Pfizer e Moderna.

Lo ha scoperto Radio Popolare indagando sui contratti stipulati con le tre società.

Gli accordi sulla proprietà intellettuale stabiliti dagli accordi TRIPs, entrati in funzione dal 1995 all’interno dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, attribuiscono alle aziende farmaceutiche che hanno prodotto un nuovo farmaco o vaccino un monopolio di vent’anni nella sua produzione e distribuzione. L’Italia però ha prolungato la durata di alcuni di questi brevetti di un ulteriore periodo di monopolio che va dai tre anni e mezzo ai cinque, riducendo le possibilità di ricerca e facendo un enorme regalo alle multinazionali del farmaco.

Questo il risultato di una inchiesta condotta da Vittorio Agnoletto con un pool di esperti per  Radio Popolare.

Il tutto avviene mentre ad esempio Pfizer ha annunciato in questi giorni di aver realizzato ricavi per 81 miliardi di dollari nel 2021, il doppio rispetto al 2020.

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