La classifica delle città e delle regioni più care d’Italia

AgenPress. Secondo i dati definitivi di giugno resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione registra un ribasso annuo dello 0,2%.

“L’Italia è in deflazione non solo per il calo dei beni energetici ma per via della grave crisi economica. I consumi non ripartono, nonostante il lockdown sia finito. Ma il dato non deve trarre in inganno. Le spese obbligate, non rinviabili, come quelle del carrello della spesa, continuano a pesare sulle tasche degli italiani, anche se in attenuazione rispetto a maggio” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

“Per una coppia con due figli, la famiglia tradizionale di una volta, il carrello a +2,1% significa avere un aumento del costo della vita, per i soli acquisti di tutti i giorni, di 192 euro su base annua, 180 euro per gli alimentari. Per una coppia con 1 figlio, la tipologia di nucleo familiare ora più diffusa in Italia, il rialzo è di 174 euro per le compere quotidiane, 162 euro per il cibo, per una famiglia media sono, rispettivamente, 144 e 134 euro” conclude Dona.

 Rese noti solo oggi, invece, i dati dell’inflazione delle regioni e dei capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato l’ormai tradizionale classifica delle città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita.

Secondo lo studio dell’associazione di consumatori, in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150 mila abitanti più care, Bolzano, Perugia e Napoli, tutte e 3 con un’inflazione pari a +0,7%. In termini di rincari, però, al primo posto si conferma Bolzano che ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia media, a 223 euro. Al secondo posto Perugia, dove il rialzo dei prezzi dello 0,7% determina un aggravio annuo di spesa pari a 167 euro, terza Napoli, dove la spesa supplementare, per una famiglia tipo, è pari a 153 euro.

In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione a +0,5%, Trentino, Umbria e Campania. In termini di maggior spesa, però, svetta il Trentino Alto Adige che registra, per una famiglia media, un rialzo pari a 135 euro su base annua. Segue l’Umbria, dove l’incremento dei prezzi pari allo 0,5% implica un’impennata del costo della vita pari a 117 euro, terza la Campania dove si ha un rincaro annuo, per la famiglia tipo, di 100 euro.

Tabella n. 1: Podio delle città più care (capoluoghi di regione e comuni con più di 150 mila abitanti), in termini di spesa aggiuntiva annua

N Città Rincaro annuo per la famiglia media

 

Inflazione

annua di giugno

1 Bolzano 223                0,7
2 Perugia 167                0,7
3 Napoli 153                0,7

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

 

Tabella n. 2: Podio delle regioni più care, in termini di spesa aggiuntiva annua

N Regioni Rincaro annuo per la famiglia media Inflazione

annua di giugno

1 Trentino Alto Adige 135 0,5
2 Umbria 117 0,5
3 Campania 100 0,5

Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie