La Russia ammette di aver bombardato il porto di Odessa, ma di aver distrutto infrastrutture militari ucraine

AgenPress – I funzionari del ministero della Difesa russo domenica hanno insistito sul fatto che un attacco aereo al porto di Odesa — meno di un giorno dopo che Russia e Ucraina avevano firmato un accordo per riprendere le spedizioni di grano da lì — aveva colpito solo obiettivi militari.

“Nel porto marittimo della città di Odesa, sul territorio di un cantiere navale, missili marittimi ad alta precisione a lungo raggio hanno distrutto una nave da guerra ucraina attraccata e un magazzino con missili antinave Harpoon forniti dagli Stati Uniti al regime di Kiev, Il portavoce del ministero Igor Konashenkov ha affermato durante un briefing quotidiano.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato sabato sera nel suo discorso televisivo notturno che l’attacco a Odesa “ha distrutto la possibilità stessa” di dialogo con la Russia.

Sabato l’esercito ucraino ha dichiarato che Mosca aveva attaccato il porto marittimo di Odesa con quattro missili da crociera, due dei quali erano stati abbattuti dalla difesa aerea ucraina.

La portavoce del comando Nataliya Humenyuk ha affermato che nessun deposito di grano è stato colpito. Il ministro della Difesa turco, tuttavia, ha affermato di aver ricevuto notizie dalle autorità ucraine secondo cui un missile ha colpito un silo di grano mentre un altro è atterrato nelle vicinanze, sebbene nessuno dei due abbia influito sul carico al porto di Odesa.

Non è stato immediatamente chiaro in che modo l’attacco aereo avrebbe influenzato i piani per riprendere la spedizione di grano ucraino via mare in corridoi sicuri da tre porti ucraini del Mar Nero: Odesa, Chernomorsk e Yuzhny.

La Russia e l’Ucraina venerdì hanno firmato accordi identici con l’ONU e la Turchia a Istanbul volti ad aprire la strada alla spedizione di milioni di tonnellate di grano ucraino disperatamente necessario, nonché all’esportazione di grano e fertilizzanti russi. Alti funzionari delle Nazioni Unite hanno espresso la speranza che l’accordo mettesse fine a una situazione di stallo durata mesi causata dalla guerra in Ucraina che minacciava la sicurezza alimentare in tutto il mondo.

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