Migranti. M5s, “no” a qualsiasi ipotesi di sanatoria sui reati commessi

Agenpress – In Italia ogni anno lavorano nei campi 1 milione e 100mila persone: di queste, quasi 350mila è rappresentata da manodopera stagionale straniera che, a causa delle restrizioni per arginare la diffusione del Covid-19, non potrà prestare la propria opera nei lavori stagionali nelle campagne italiane.

Questo problema è oramai impellente e non più rinviabile vista l’imminente periodo di raccolta di tante colture. Le filiere agroalimentari, del resto, sono tra i pochi comparti che hanno sempre continuato ad operare nonostante le mille difficoltà, la chiusura di molti sbocchi commerciali e gli ovvi timori per la sicurezza e la salute. Ciò, però, ha permesso all’Italia di mantenere in piedi posti di lavoro nonché non perdere ulteriori percentuali di PIL. È pertanto doveroso per lo Stato italiano trovare soluzioni accettabili, concrete e rapide”. Lo scrive in una nota il Movimento 5 Stelle.

“Riteniamo fortemente contrari rispetto a qualunque intervento che si configuri come una regolarizzazione indiscriminata. Non riteniamo questa una soluzione che possa rispondere alle reali esigenze nostre aziende del settore agroalimentare. Confermiamo il nostro principio di partenza: il permesso di soggiorno deve essere legato ad un contratto di lavoro, non viceversa”.”Resta poi confermato il nostro fermo ‘no’ rispetto a qualunque ipotesi di sanatoria sui reati commessi.

Non possiamo immaginare che possa farla franca chi si è macchiato di caporalato, di sfruttamento delle persone. Questo significherebbe, tra l’altro, anche prendersi gioco di tutte quelle aziende oneste che invece hanno sempre rispettato le leggi e rispettato i diritti dei lavoratori. Se vogliamo dare un segnale forte e chiaro, dovremmo inasprire le pene e aumentare i controlli”. 

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