Milano. In piazza per Ddl Zan. Sul palco Malika, la ragazza cacciata da casa perché lesbica

AgenPress – Si sono radunati in ottomila all’Arco della Pace per manifestare l’appoggio al Ddl Zan contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo, e per chiedere al parlamento una rapida approvazione della legge, bloccata in Senato in commissione giustizia dopo il voto favorevole già avvenuto alla Camera dei Deputati.

La manifestazione si sarebbe dovuta svolgere in piazza Scala ma, per evitare assembramenti, è stata spostata in un’area più grande. E’ presente anche Alessandro Zan, deputato del Pd e promotore del progetto di legge. La manifestazione, organizzata dai Sentinelli di Milano con lo slogan “Tempo Scaduto”, ha visto l’adesione ufficiale di partiti di centrosinistra (Milano Unita, Possibile, Rifondazione Comunista, Milano in Comune, Sinistra Anticapitalista, Verdi-Europa Verde, Volt, Movimento 5 Stelle) e tantissime associazioni.

“Le persone e i cittadini – ha dichiarato Zan – vogliono far sentire la loro voce e chiedere alle istituzioni di approvare una legge di civiltà. Questo è un successo per la democrazia che dimostra che l’Italia è un Paese civile e la stragrande maggioranza delle persone vuole una legge che tuteli le persone più vulnerabili». Ha proseguito: «Viviamo in una società ancora intrisa di odio e pregiudizi e discriminazione per questo è importante dare una tutela. Questa non è una legge sulle minoranze ma contro i crimini di odio. Tutti potrebbero essere colpiti da questi crimini per questo è importante approvarla”.

Sul palco è intervenuta Malika, la ragazza cacciata di casa perché lesbica, e Jean Pierre, il giovane aggredito a Roma solo perché stava baciando il suo ragazzo. Presenti anche Valentina Petrillo, atleta transgender ipovedente che andrà alle paralimpiadi di Tokyo, e Martina ed Erika, le fondatrici della pagina “Le perle degli omofobi”: una coppia di ragazze prese di mira, quotidianamente, con insulti e minacce di morte.

Non ha partecipato il sindaco di Milano, Beppe Sala, poiché a lavoro con questura e prefettura per monitorare la festa prevista fuori San Siro con i tifosi dell’Inter (l’obiettivo è evitare quanto accaduto il 2 maggio, in piazza Duomo a Milano, dove si sono radunati 30mila tifosi in barba a ogni norma anti-Covid). Sala, ad ogni modo, ha annunciato che, qualora venisse riconfermato sindaco del capoluogo lombardo, nominerà un delegato per le politiche contro le discriminazioni.

 
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