Rosato (Iv): “Non chiediamo rimpasti di governo, vogliamo sapere se ci sono le condizioni per andare avanti”

AgenPress. Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sulla possibilità di un rimpasto di governo. “Non abbiamo chiesto il rimpasto, abbiamo chiesto di fare un punto con la maggioranza per capire come andare avanti, perché a nostro giudizio così non va bene –ha affermato Rosato-. Non va bene perché ci sono troppe cose su cui c’è un’indecisione di fondo, penso alla vicenda Autostrade, penso al Mes. Abbiamo fatto già una cifra gigantesca di debito e dovremo farne ancora e quindi o trasformiamo questi altri 200 miliardi in un debito buono come dice Draghi e lavoriamo affinchè sia un motore per lo sviluppo e la crescita oppure i prossimi saranno anni molto dura per la nostra economia.

C’è stato un incontro tra il premier e i 4 leader di partiti di maggioranza, si sono attivati tavoli, non molto produttivi, sul programma, alla fine di questa settimana i partiti capiranno se ci sono le condizioni per proseguire la nostra esperienza di governo, mi auguro ci siano queste condizioni ma bisogna cambiare atteggiamento su alcune cose che stanno paralizzando il Paese. Penso ad esempio alla scelta sul Mes, o al fatto che abbiamo fatto un decreto semplificazioni ma dopo 6 mesi ancora non siamo riusciti ad avere la lista delle opere da sbloccare e dei commissari, penso alla vicenda Autostrade, questi temi hanno rilevanza economica oltre che politica e in un momento di crisi come questo non c’è più possibilità di perdere tempo”.

Sul Mes. “Bisogna avere il coraggio di distinguere le battaglie ideologiche dalle cose di contenuto. Se il Mes ci presta soldi ad un tasso negativo io penso sia un vantaggio per il nostro Paese per alleggerire il proprio debito pubblico ed investire nella sanità. Di fronte alla demagogia di alcune discussioni, io penso che sia importante avere un punto di soluzione di fronte ad una serie di problemi che non ci inventiamo noi. Il Recovery fund non c’è ancora, invece il Mes è subito a disposizione. L’unico obbligo previsto dal Mes è di restituire i soldi. C’è la necessità politica, economica ed anche morale di ripagare il debito ad un tasso d’interesse più basso. Io detesto la protesta, io non voglio litigare, io ho la certezza che questo è il periodo più difficile per il nostro Paese, quello che non posso sopportare è il rinvio dei problemi che provocano un danno economico incredibile all’Italia”.

Sul vaccino. “I Paesi che stanno facendo prima di noi riapriranno le fabbriche prima di noi. Noi non siamo riusciti a comprare il vaccino anti-influenzale e allora mi preoccupo che sul vaccino del covid non facciamo gli stessi errori, perché si tratta della vita delle persone. Arcuri? Io conosco Domenico Arcuri, ho molta stima di lui, è una persona molto competente, probabilmente è la persona di cui più si fida Conte e gli affida troppe cose da fare. Può essere il più bravo del mondo, ma non gli si possono affidare tutte le cose”.

 

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