Sen. Domenico Scilipoti Isgrò: “Chiesa, non inseguire il politicamente corretto e il mondo”

AgenPress. Ho letto il testo della recente omelia del cardinale Gualtiero Bassetti nella quale, con garbo, ha parlato del ddl Zan.

Il porporato ha sostenuto la tesi che il ddl Zan andrebbe modificato e non abolito. Pur nel rispetto che si deve al cardinal Bassetti, Presidente Cei, uomo di Chiesa di grande correttezza e prestigio, mi trovo in dissenso. Prima di ogni cosa, il Paese in questo momento non ha bisogno di una legge divisiva.

L’ Italia in una parentesi di crisi sanitaria ed economica non può permettersi dispute su leggi che vanno discusse in periodi di calma. Ma veniamo al merito. Condivido le obiezioni di vari costituzionalisti che lo definiscono provvedimento contrario al principio costituzionale del diritto di espressione. Inoltre esistono nel nostro ordinamento norme a difesa delle categorie interessate, penso alla legge Mancino.

Da un punto di vista ecclesiastico, ricordo che valgono i principi non negoziabili (famiglia naturale composta da uomo e donna) che non possono essere stravolti ed infatti altre confessioni cristiane come ortodossi, pentecostali ed evangelici sul punto non cedono. Mi domando se è il caso che la Chiesa cattolica magari per la necessità di dialogare con il mondo politico, rinunci ad anni di tradizione, al Magistero, oltre che alla Rivelazione?

Ricordo infine che sul punto il Papa ha nel tempo usato parole molto più nette del cardinal Bassetti”: lo dice in una nota il Senatore di Forza Italia e Presidente di Unione Cristiana Domenico Scilipoti Isgrò.

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