Silvestri (M5S): “raccolta firme Salvini contro Raggi? In bocca al lupo”

Agenpress – “Non ci dà fastidio. Noi siamo molto concentrati sul lavoro, non do importanza a quello che fa Salvini. Salvini mentre raccoglie firme dovrebbe spiegare come mai aveva fatto una promessa ai romani sul piano della sicurezza, come l’aumento del numero degli agenti, e poi non è arrivato assolutamente nulla di quanto. Lui su Roma poteva influire in una maniera sola e l’ha fallita”.

Così Francesco Silvestri, deputato del M5S,  intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, sulla raccolta firme di Salvini per far dimettere la sindaca di Roma Virginia Raggi.

“Se questo è il biglietto da visita di Salvini per i romani in bocca al lupo. Non abbiamo il tempo per dare retta a Salvini. Siamo concentrati su noi stessi e sul migliorare quello che non va. Anche nel M5S c’è sempre una riflessione in corso, non pensiamo di essere perfetti. Inutile ricordare quello che la Lega e Salvini dicevano di Roma e dei romani. Io ho passato un’esperienza di governo con la Lega, so chi sono, so come si comportano e soprattutto quanto vale la loro parola. Lo ha dimostrato con i romani, lo ha dimostrato quando con un sms ha comunicato a Di Maio che il governo era finito. Lui cambia continuamente pelle in base alla situazione. Credo che Roma non abbia bisogno di questo trasformismo politico”. 

Sul governo giallorosso. “Non mi sono mai basato sulla fiducia negli alleati. In politica mi baso sulle pressioni che si creano negli impegni che si prendono con i cittadini. Sono le pressioni dei cittadini che fanno reggere o meno i governi. Mi auguro che questa maggioranza sia composta da persone che prendono impegni e li rispettano, fermo restando che siamo forze politiche molto diverse”.

Sul taglio dei parlamentari. “E’ stato liquidato solo come una questione di risparmio, non è solo questo. L’ambizione del taglio dei parlamentari non è quella di risparmiare, non si risparmia sulla struttura. E’ un qualcosa che va a velocizzare ed ottimizzare i processi interni. E’ difficile se non si è fatto un percorso parlamentare, capire come un taglio possa ottimizzare i lavori. Se abbiamo fatto questa riforma è per migliorare i processi parlamentari. Ovviamente tutto ciò dovrà essere ricalibrato per quanto riguarda la legge elettorale. Non vedo rischi per quanto riguarda i livelli di rappresentanza, che è diversa da quello che era negli anni 70. Quando ci sono stati oltre 500 cambi di casacca nella precedente legislatura non ho visto tutte queste polemiche sulla rappresentanza.

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