Tasse. Taglio delle aliquote Irpef e Irap. Allo studio 6 opzioni che il ministero Economia ha messo sul tavolo

AgenPress – Le aliquote Irpef potrebbero scendere da 5 a 4, con quella al 38% che passerebbe al 34%, accompagnata da una revisione degli scaglioni, che avvantaggerebbe in particolare i redditi tra 30 e 50 mila euro.

Sono  almeno 6 le opzioni sul taglio delle tasse (Irpef e Irap) che il ministero dell’Economia ha messo sul tavolo. Sul fronte Irpef si lavora a simulazioni che vedono il ritocco di 2 aliquote, quella al 38% e quella al 27%. Tagliare di un punto la prima, quindi toccando i redditi nello scaglione 28-55mila euro, costa circa un miliardo di euro. Invece un punto della seconda, che comprende i redditi tra 15-28mila, costa due miliardi. Si cercherà di fare una sintesi, affinché l’intervento si concentri alla fine su un’aliquota soltanto, per non disperdere l’impatto del taglio (e soprattutto il budget a disposizione).

Sono ancora ipotesi, ma sono sul tavolo del governo. Gli incontri tra il ministro dell’Economia, Daniele Franco, e i responsabili economici dei partiti di maggioranza, si stanno svolgendo da lunedì scorso. La prossima riunione è prevista per la mattina di giovedì 25 novembre.

La metà dei contribuenti (poco sopra i 20 milioni di cittadini) ha un reddito tra i 15 mila e i 50 mila euro e paga il 56% dell’Irpef totale, mentre solo il 6% ha un reddito superiore a 50 mila euro pari al 40% dell’Irpef.

Il gruppo più numeroso (quasi 6,5 milioni di contribuenti) dichiara un reddito tra i 20 e i 26 mila, mentre circa 6 milioni di contribuenti si attestano nella fascia 30-50 mila euro.
Intanto, mentre il ministro dell’Economia, Daniele Franco, stringe i tempi per l’intesa nella maggioranza su come distribuire gli 8 miliardi di euro di tasse in meno previsti per il 2022, la Confindustria chiede di aumentare a 13 miliardi il taglio e la Cgil insiste affinché venga destinato tutto a lavoratori dipendenti e pensionati.

 

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