Trentino. Enpa chiede il sequestro del Casteller. Orsi stressati e sedati, obbligati in spazi stretti

Agenpress – Orsi costretti a convivere in spazi irrisori, estremamente stressati, tanto da essere costantemente sottoposti a sedazione per mitigare questo stato di agitazione, senza alcuno stimolo ambientale, obbligati ad una convivenza forzata ed innaturale, e senza alcun riguardo per la loro salute psicofisica.

Questo il terribile quadro che emerge dal report effettuato dall’arma dei Carabinieri del CITES, dall’ISPRA e da veterinari in occasione del controllo inviato dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa, nel “lager” del Casteller. Una situazione che l’Ente Nazionale Protezione Animali aveva già segnalato da tempo e che ora, ancor di più, non ci lascia altra scelta se non di agire attraverso vie legale: presenteremo denuncia per maltrattamenti di animali e chiederemo il sequestro della struttura del Casteller per la sua oggettiva inutilizzabilità e inidoneità ad ospitare qualsiasi tipo di animale.

“Quello che è emerso è inquietante, non solo si tratta di una reclusione – già di per sé orribile –  ma qui siamo lontanissimi anche dai parametri minimi di benessere degli animali per la ridicola dimensione degli spazi, la convivenza “forzata” e l’alienazione. Al punto che, come emerge dal rapporto, “M49 ha smesso di alimentarsi e scarica tutte le sue energie contro la saracinesca della tana” mentre “ M57 si alimenta, ma ripete costantemente dei movimenti in maniera ritmata, prodromo di stereotipia. Presenta anche lesione cutanea nell’avambraccio. E, per questo, gli orsi sarebbero costantemente sedati. Il tutto per aver reagito in maniera del tutto naturale di fronte a comportamenti irresponsabili e provocatori dell’uomo.”

C’è da chiedersi, di fronte a questo report, come farà la provincia Autonoma di Trento a continuare ad asserire che gli orsi reclusi stanno bene. Di certo il Casteller, a cui l’Enpa ha ripetutamente chiesto di poter accedere, rimane una zona off-limits persino a scienziati, e, a questo punto è lecito domandarsi perché.

Ricordiamo che gli orsi, vere e proprie vittime di una politica di basso livello, sono considerati particolarmente protetti e tutelati dalla legge nazionale come beni indisponibili dello Stato –  e non proprietà della provincia di Trento. Per questo chiediamo che vengano subito liberati e monitorati. L’Enpa, insieme ad altre associazioni, ha promosso numerose azioni legali in difesa degli orsi e continuerà a mantenere questa linea auspicando che i responsabili di questi reati contro la natura e gli animali paghino per quello che hanno fatto.

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