Uccide, decapita e fa a pezzi la propria cagnetta. Resti abbandonati in un cassonetto

AgenPress – Aveva 13 anni la cagnetta trovata decapitata nei pressi di un cassonetto a Cecina (Livorno), e un nome, Ninja, in contrasto con la sua indole giocosa e affettuosa, come testimoniano le persone che lo conoscevano.

La dinamica di quanto accaduto, stando a quanto riportato dai media, sembra chiarirsi giorno per giorno e vedrebbe dai primi accertamenti la proprietaria di Ninja come potenziale responsabile di una violenza inaudita, dalla quale l’animale ha tentato di sottrarsi con tutte le sue forze, che l’ha portata prima a decapitare l’animale, poi a fare a pezzi i poveri resti, fino all’abbandono nei sacchi sanguinanti.

Le indagini sono ancora in corso, ma noi abbiamo deciso che presenteremo una denuncia nei confronti della proprietaria per uccisione di animali, simili atti non possono e non devono rimanere senza un colpevole.

Casi come quello di Cecina, purtroppo non isolati, dimostrano l’esigenza di misure efficaci per prevenirli e punirli adeguatamente, e l’urgenza di rendere più efficace la Legge 189 del 2004 aumentando le pene per coloro che maltrattano e uccidono animali, introducendo aggravanti come nei casi in cui i fatti siano commessi nei confronti di più animali, con efferatezza, sevizie o sadismo.

Chiediamo anche al Sindaco di Cecina, qualora non sia già intervenuto in tal senso, di emettere un’Ordinanza di divieto di detenzione di animali a carico della persona che sarà riconosciuta colpevole di questa efferata uccisione, anche per evitare il rischio che il secondo cane della donna, che sarebbe in custodia presso un rifugio, possa correre in futuro rischi simili.

Fonte, Lav

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