AgenPress. “Non credo che il summit sia stata del tutto un’occasione persa: il silenzio cinese ci delude, ma ci conferma che quello รจ un Paese che vive ambiguitร profonde e non vuole utilizzare la sua potenziale influenza per aiutarci a risolvere un problema gravissimo, l’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina.
In questi mesi dovremo assumere decisioni importantissime per il nostro futuro. Parliamo tanto e giustamente di autonomia strategica e della necessitร , finalmente, di svincolarsi dalla dipendenza dalla Russia, ma sappiamo bene quanto l’Ue sia dipendente anche Cina, non solo sul manifatturiero, ma in ottica futura anche a causa delle politiche green che lโUe vorrebbe imporre al nostro comparto produttivo.
Abbiamo bisogno di reciprocitร e non possiamo permetterci di prendere decisioni politiche e geostrategiche pretendendo di compiere una scelta fra diverse dittature: si pensi al tema dello Xinjiang, alla repressione sanguinaria delle proteste a Hong Kong, alle continue minacce nei confronti della sovranitร di Taiwan. Non credo che Pechino sia un partner affidabile: credo che lavori per dividere il fronte occidentale.
Quanto sta facendo la Cina in Africa รจ gravissimo e l’Ue รจ stata spesso troppo timida rispetto alla proposta a cui stiamo lavorando in Parlamento sulle acquisizioni ostili, su catene del valore che vanno modificate e rese meno problematiche. E vorrei che la Commissione Europea ricordasse di chiedere la veritร su quanto accaduto a Wuhan poco piรน di due anni fa.
Questi mesi drammatici non ci spingano a fare scelte che diano alla Cina un ulteriore vantaggio competitivo: su questo fronte l’Ue deve sapere che c’รจ una grande unitร nel Parlamento europeo e che possiamo lavorare tutti insieme in questa direzione, a tutela dei nostri interessi”.
Cosรฌ Marco Campomenosi, capo delegazione della Lega al Parlamento Europeo.