Vaccini: Pfizer mantenga accordi

AgenPress. Per quanto riguarda il taglio dei vaccini da parte di Pfizer in queste settimane, arrivano dall’azienda farmaceutica delle rassicurazioni sulla ripartenza normale degli approvvigionamenti dopo la riduzione del numero di dosi assegnate alle regioni.
Sul fatto che Pfizer abbia ora garantito la ripartenza della distribuzione, è cauto Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e della regione Emilia-Romagna: “prima di dire che tornano a garantire tutto io aspetterei”. “Dopo di che – aggiunge Bonaccini – non tocca a noi questo tipo di responsabilità perché la gestione, la distribuzione avviene a livello centrale e nazionale, abbiamo detto al commissario Arcuri e al Governo che come Regioni siamo pronte a fare qualsiasi azione al loro fianco che serva a ritornare alle premesse e cioè che le promesse e gli accordi firmati vengano rispettati”.
Per proseguire con il piano delle vaccinazioni, afferma Bonaccini, “intanto utilizziamo tutte le dosi che abbiamo accantonato. Noi possiamo fare quello che ci è consentito dall’arrivo delle dosi e quindi speriamo che si possano rispettare tutti i tempi che avevamo garantito. Per quanto ci riguarda siamo inadempienti su niente, siamo una grande sanità, adesso tocca a Pfizer mantenere gli accordi che aveva garantito”.
Abbiamo raggiunto un accordo con il commissario Arcuri per le regioni che sono state più penalizzate “per una scelta unilaterale di Pfizer. Questi vedranno una redistribuzione che così porta tutti ad avere la stessa equità nel taglio”.
Quindi Bonaccini ribadisce: “attendiamo che arrivi il numero” di dosi “che ci era stato garantito, per completare anche il primo ciclo perché siamo abituati a fare le cose per bene”.
Al 19 gennaio 2020, ben 6 regioni hanno messo a punto tutto il necessario per reclutare personale medico dedicato alla somministrazione dei vaccini anti Covid. La Regione più attiva in questo senso è stato il Lazio che ha emanato 3 bandi, seguita dell’Emilia-Romagna e della Lombardia (entrambe 2 bandi). Un solo bando è stato, invece, emanato in Campania, Umbria e Liguria. A fare il punto è la 36ma puntata dell’Instant Report Covid-19 dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari (Altems) dell’Università Cattolica, campus di Roma.
Rispetto al numero medio di vaccinazioni per punto di somministrazione al 19 gennaio 2021, il valore più alto dell’indicatore si registra in Veneto, dove ciascun punto di somministrazione ha effettuato circa 15.457 vaccini. Valori alti si riscontrano anche in Emilia-Romagna (9.160), Toscana (5.974), Friuli-Venezia Giulia (6.694) e Puglia (5.825). Al contrario il numero di vaccini inoculati per ogni punto di somministrazione è più basso in Basilicata (2.028) ed in Valle D’Aosta (1.790).
Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie