Siria. Le forze curdo-siriane si ritirano. Erdogan: “tregua di 150 ore per evacuazione”

Agenpress –  Le forze curdo-siriane si sono ritirate dalla zona di sicurezza nel nord-est del paese come richiesto dall’accordo turco-americano. Lo riferiscono media siriani e panarabi che citano fonti militari curde e statunitensi. Le forze curde hanno informato quelle americane di aver ritirato le loro truppe dalla zona frontaliera, affermano le fonti citate dalle tv panarabe al Jazira e al Arabiya.

Il ritiro dalla zona di sicurezza turca sarebbe stato riferito con una comunicazione scritta dal comandante delle Forze democratiche siriane a guida curda, Mazlum Abdi Kobani, al vicepresidente Usa Mike Pence, che cinque giorni fa aveva negoziato la tregua ad Ankara con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha annunciato che  Turchia e Russia hanno concluso un “accordo storico” per una nuova tregua di 150 ore nel nord della Siria per completare l’evacuazione delle milizie curde Ypg da un’area di 30 km entro il confine siriano.

Secondo il memorandum d’intesa siglato a Sochi tra il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e Vladimir Putin, dalle 12 locali di domani (le 11 in Italia) la polizia militare russa e le guardie di frontiera siriane entreranno nell’area di confine con la Turchia in territorio siriano, al di fuori dell’area dell’operazione militare turca, per facilitare entro 150 ore l’evacuazione delle milizie curde Ypg da un’area di 30 km dal confine. I pattugliamenti congiunti Ankara-Mosca inizieranno dopo questa fase di tregua.

“E’ importante che delle azioni delle forze armate turche non si approfittino i membri di organizzazioni terroristiche, compresa l’Isis, i cui guerriglieri vengono tenuti prigionieri presso le formazioni armate curde e cercano di liberarsi”,  ha detto il presidente russo Vladimir Putin dopo l’incontro a Sochi con il suo omologo turco.

 

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