Agenpress. Sono stati affissi stamani nella città di Bari dei mega manifesti a sostegno degli azionisti che vivono momenti drammatici di incertezza riguardo i propri risparmi. La campagna di sensibilizzazione è stata realizzata dall’Associazione Vittime del Salvabanche che un mese fa, scendendo per la prima volta a Bari, si era impegnata a tutelare gli interessi dei tanti azionisti rimasti intrappolati nella banca.
Sono ormai passati quasi 5 anni dal blocco delle negoziazioni delle azioni della Banca Popolare di Bari, e ad oggi non ci sono notizie certe di quelle che saranno le sorti della Banca, dal momento che non è ancora stato presentato un piano industriale, un progetto di rilancio dell’Istituto e, conseguentemente, del valore delle azioni.
Tutt’ora dunque, 70mila azionisti non sanno se potranno rivedere mai i loro risparmi.
Se fossero vere le indiscrezioni di Repubblica secondo le quali il governo sta valutando un aiuto pubblico per la banca, sarà importante tener conto principalmente dei risparmiatori. E non salvare la banca dimenticandosi di chi ha dato fiducia all’istituto. Soprattutto tenendo conto dell’ inchiesta della procura di Bari che accusa di truffa alcuni funzionari e dirigenti della Banca pugliese per aver collocato a un numero indefinito di risparmiatori le proprie azioni con “artifizi e raggiri al fine di far acquistare prodotti finanziari illiquidi e a elevata rischiosità”.
Oggi al risveglio, gli abitanti di Bari hanno visto comparire in città manifesti dove si esprime tutto il disagio di questi risparmiatori:
“quei soldi mi servivano per pagare gli studi a mio figlio”, oppure “La mia banca sa tutto di me, ma io non so niente di lei, neppure se ha ancora i miei soldi”, oppure persone anziane “In banca mi avevano detto che era un investimento sicuro, chi si occuperà di me adesso?”
Letizia Giorgianni
Presidente Associazione Vittime del Salvabanche