Agenpress. Noi di Forza Italia abbiamo tutto il titolo per riflettere in maniera pacata e moderata su un tema che non dovrebbe riguardare questa o quella maggioranza, ma che dovrebbe riguardare il bene del Paese.

Lo spread, poco fa, è arrivato a 174 punti base, finito a questi livelli evidentemente anche per le turbolenze all’interno del nostro Paese su una decisione straordinaria e fondamentale, come quella dell’intero pacchetto economico e monetario.

Si sta anche parlando in questi giorni della conferenza sul futuro dell’Europa, una conferenza che si è chiamata franco-tedesca, ma che dovrebbe riguardare, nella logica olistica del tenere tutto insieme, il nostro futuro e che dovrebbe partire l’anno prossimo per avere un orizzonte temporale di due anni. Un Paese come l’Italia, fondatore dell’Unione, cosa ne pensa di questa conferenza? Se mettessimo tutte queste necessarie richieste di chiarimento e di assicurazione in termini positivi, come proposta alla nuova Europa, allora avremo il ruolo che ci spetta in questa fase e avremo anche la risposta migliore per le nostre turbolenze interne.

Faremo il nostro dovere solo se questo Parlamento riuscirà ad esprimersi nella maniera più unitaria possibile, anche risolvendo i tanti dubbi che ci sono e che sono legittimi. Fondo Salva Stati come ente privato o istituzione? A chi riferisce il Fondo? Al Parlamento di Strasburgo o ai burocrati? È ancora sul tappeto la proposta Schauble-Sholtz, ovvero la clausola di ‘ponderazione’ per il rischio dei titoli di Stato detenuti dalle banche? Oppure il nostro presidente del Consiglio Conte e il nostro ministro dell’Economia Gualtieri porranno la questione chiara e netta e dirimente in termini di veto?

Noi di un Fondo Salva Stati, noi di un’Unione bancaria, noi di un bilancio comune, abbiamo bisogno, perché il pericolo più grande che abbiamo è che si diffonda la percezione che questo Paese, per propria ignavia, incapacità e propri vizi, voglia uscire dall’Euro e rendere il proprio debito non sostenibile.

Trasformiamo, perciò, questo dibattito, per tanti versi scomposto e ingiusto, in proposte in positivo, in questa fase delicata di costruzione europea. Che tutto questo si trasformi in una proposta italiana nella prossima conferenza sul futuro dell’Europa, mettendo dentro come componente fondamentale quella economica, di mutua assistenza e di mutua assicurazione.

Prendiamo tempo all’Eurogruppo del 4 dicembre, spiegando i dubbi che sono presenti all’interno di questo Parlamento, prendiamo tempo per far sì che l’Italia svolga fino in fondo, come un tutt’uno, il proprio ruolo nella costruzione dell’Europa. Non dobbiamo essere il Paese sotto accusa e sotto tutela: dobbiamo essere il Paese che costruisce l’Europa!

E’ quanto dichiara, in una nota, l’On. Renato Brunetta.