Agenpress – Di qui a quattro anni, a fronte dei 5.289 pediatri che andranno in pensione saranno solo 2.900 i nuovi specialisti, ovvero ne mancheranno all’appello ben 2.389. Questa la denuncia che arriva dal Libro Bianco realizzato dalla Federazione Italiana delle Associazioni e Società Scientifiche dell’Area Pediatrica (Fiarped) e presentato oggi al Ministero della Salute, che per la prima volta fotografa lo stato dell’assistenza pediatrica in Italia, è frutto del contributo di 34 società scientifiche e associazioni che operano dalla neonatologia all’oncoematologia, dall’emergenza-urgenza alle malattie respiratorie e allergiche fino alla neuropsichiatria e alla chirurgia.
Oltre al problema del mancato ricambio generazionale, aggiunge il presidente Fiarped Renato Cutrera, “si registra, soprattutto nelle regioni del Centro-Nord, la tendenza dei pediatri ospedalieri e dei pediatri neo-specialisti a migrare verso le cure primarie con sofferenza dell’assistenza ospedaliera.
La conseguenza è che, in molti casi, il bambino oggi viene valutato in prima istanza dal medico dell’adulto, spesso non avvezzo alla specificità pediatrica”.
Nonostante la pediatria italiana risulta ancora oggi “tra le migliori al mondo”, come testimoniano i dati sulla mortalità neonatale e infantile, “i cambiamenti demografici, economici e sociali impongono un ripensamento complessivo dell’assistenza pediatrica, necessario per continuare a garantire gli standard qualitativi in modo uniforme in tutte le regioni”.