Agenpress. “Urge una proroga della sospensione delle attività di accertamento e notifica di atti e cartelle fiscali almeno fino a settembre, in attesa che governo e parlamento lavorino ad un provvedimento che sia di vera pace fiscale per contribuenti e cittadini. Qualora una valanga di accertamenti fiscali, dopo il 31 maggio, si abbattessero sui contribuenti italiani equivarrebbe e condurrebbe il Paese in una grave stagnazione economica, impedendo la ripartenza della produzione in Italia dopo il lookdown imposto dall’emergenza Covid-19”.
Lo dichiara, in una nota, il presidente nazionale della Fapi (Federazione autonoma piccole imprese), Gino Sciotto.
“Per imprese e cittadini – spiega Sciotto – è indispensabile immaginare un decreto fiscale che dia loro la possibilità di azzerare tutte le cartelle esattoriali, necessario per chiudere pendenze con il fisco. Non serve una nuova rottamazione, la quater, ma un reset totale di tutti i balzelli, per aiutare le aziende a mettere in campo nuovi investimenti, e consentire alle famiglie di aumentare i consumi. La crisi economica che si è determinata – aggiunge – va affrontata con scelte coraggiose capaci di dare un nuovo impulso ai ceti produttivi ed ai lavoratori che, liberi dall’oppressione fiscale, potranno acquistare fiducia e incoraggiare la crescita e lo sviluppo del Paese.
“Per questo – conclude Sciotto – è auspicabile, inoltre, un azzeramento di tutti i tributi e contributi, da realizzarsi entro la fine dell’anno, unitamente a percorsi semplificati per l’accesso al credito in particolare per le imprese segnalate in Crif”.