Scicolone (Artelia Italia/ Oice) a Crisafi (Re Mind): Fondo per l’emergenza cantieri nei tavoli Re Mind

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Agenpress. Durante il think tank Re Mind Filiera Immobiliare di commento alle misure immobiliari del  “Cura Italia” è intervenuto Gabriele Scicolone, Ad Artelia Italia e presidente Oice facendo presente che “Artelia Italia si è mobilitata sin dalle prime battute del lockdown, con i suoi circa trecento tra ingegneri ed architetti in smart-working” così Gabriele Scicolone, AD di Artelia Italia e Presidente di OICE. “Lo stesso hanno fatto tutte le società di ingegneria e architettura italiane. Le attuali metodologie di progettazione digitalizzata, l’ampio ricorso a strumenti di videoconferenze permettono oggi di progettare anche da remoto, anzi questo è proprio il senso del BIM e dell’interoperabilità, direzioni verso le quali il sistema dei progettisti italiani si stava già muovendo da anni”.

“E’ il messaggio che abbiamo mandato al Governo”, prosegue l’ing. Scicolone: “non fermiamo le gare di progettazione, non fermiamo le progettazioni perché noi siamo in grado di portarle avanti in questo periodo anche per trovarci pronti con le cantierizzazioni, appena il lockdown sarà rimosso, per guidare lo slancio della ripresa anche per le imprese e per i cantieri”.

Questo il vero problema, continua l’ing. Sciolone: “il fermo cantieri è drammatico, ma inevitabile. Abbiamo proposto al Governo di stanziare un Fondo per remunerare i costi indotti dall’emergenza su tutti i cantieri. Da oggi i cantieri ripartiranno, ma c’è grande apprensione sia delle Stazioni Appaltanti e dei Committenti sia delle imprese sul tema dei costi per la messa in sicurezza dei siti, sui costi della riorganizzazione che, ovviamente, non erano compresi nelle disponibilità pregresse. Senza un fondo di ristoro da parte dello Stato temiamo che si possa andare incontro ad una falsa partenza”.

 

 

 

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