Agenpres s- Wuhan ha registrato 3.869 decessi e 50.339 contagi certi, ma spaventano nuove infezioni in altre sette province e nuovi casi di focolaio in Cina, come quello della città di Shulan, nella provincia di Jilin che confina con la Corea del Nord, isolata dopo la scoperte di 11 infezioni e messa in “modalità di controllo in tempo di guerra”.
L’hanno chiamata la “battaglia dei dieci giorni” ed è il piano con cui Wuhan prova a sferrare l’attacco finale al coronavirus con uno screening di massa su tutta la popolazione che conta oltre 11 milioni di residenti.
Significa che saranno fatti i test dell’acido nucleico a 10 milioni di persone in 10 giorni, 1 milione al giorno, considerato che un milione di tamponi sono già stati fatti prima del 29 aprile. Ogni distretto ha dovuto presentare un piano di azione dettagliato in base alle disposizioni del quartier generale per la Prevenzione e il Controllo, tenendo nel dovuto conto che “i risultati finora ottenuti nella lotta alla pandemia non significano un declassamento” dell’emergenza.
La città è stata in lockdown totale dal 23 gennaio, solo l’8 aprile è iniziato un lento e graduale ritorno alla vita normale con la riapertura delle scuole, la ripresa delle attività produttive e il ripristino dei sevizi pubblici. L’insorgere di nuovi casi ha fatto impennare l’allerta. Il piano, riportato dai media statali, prevede che le persone anziane e le comunità densamente popolate siano le prime a essere sottoposte ai test. Anche perché il “paziente 1”, questa volta, è stato individuato in un uomo di 89 anni dichiarato in precedenza asintomatico, nell’area di Sanmin: gli altri cinque contagiati erano nello stesso complesso residenziale dove sono stati fatti circa 5.000 test.
Il segretario del Partito dell’area, Zhang Yuxin, è stato rimosso per “incapacità nella prevenzione e nel controllo”. La scorsa settimana, il Comitato permanente del Politburo del Pcc, presieduto dal presidente Xi Jinping ha discusso di come migliorare il modello di allarme in caso di focolai epidemici, a conferma di quanto sia alta la tensione, a maggior ragione per la sessione parlamentare annuale che si aprirà il 22 maggio.