Agenpress – Derek Chauvin, il poliziotto di Minneapolis coinvolto nella morte dell’afroamericano George Floyd, è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo, dopo che un video girato con un cellulare dove si vede l’agonia di George, mandato a loop da giorni su tutte le televisioni, aveva già smentito la sua ricostruzione. Lo ha reso noto il commissario alla Sicurezza pubblica del Minnesota, John Harrington. Chauvin è l’agente che, premendo sul collo di Floyd, lo ha soffocato.
Insensibile ai suoi lamenti, l’agente Derek Chauvin, 44 anni e già protagonista di numerosi altri episodi razzisti e violenti, ha continuato a premergli il ginocchio sul collo per 9 terribili minuti. Tentando poi di farlo passare per un “problema medico”.
E’ stato proprio quel video a far espoldere la rabbia di Purple City, la città dove nacque (e morì) la star del rock Prince, secondo un copione già visto a Ferguson nel 2014, dopo la morte del diciottenne Michael Brown, l’atroce morte che ispirò il movimento Black Lives Matter.
L’arresto arriva dopo tre notti di violente proteste, che si stanno diffondendo in varie città degli Stati Uniti.
Chauvin e altri tre agenti erano già stati licenziati dal dipartimento di polizia di Minneapolis il giorno successivo alla tragedia. Ma ora sono scattate le manette, e la pubblica accusa, rappresentata da Mike Freeman, ha fatto sapere che comunicherà presto altri sviluppi, probabilmente rendendo noti i capi d’accusa che la procura intende contestare all’ex poliziotto.
E mentre le indagini proseguono, si scopre che George Floyd e il poliziotto che lo bloccava a terra tenendogli un ginocchio sul capo si conoscevano da anni. Secondo quanto riferito dal vicepresidente del consiglio comunale di MInneapolis, Andrea Jenkins, i due avevano infatti lavorato insieme anni fa come buttafuori in un night club, l’El Nuevo Rodeo.