Agenpress – Raffaele Cantone, ex presidente Anticorruzione è il nuovo procuratore di Perugia. Sulla scelta di affidargli le redini della procura titolare dell’inchiesta sul pm romano Luca Palamara, il Csm si è diviso. La nomina di Cantone sarebbe stata impossibile con la riforma del Csm del ministro Bonafede: una norma vieta infatti a chi è stato fuori ruolo di candidarsi a incarichi direttivi per 2 anni.
La minoranza ha votato per Luca Masini, procuratore aggiunto a Salerno. La nomina di Cantone è passata con 12 a favore contro gli otto andati al suo concorrente. A suo favore hanno votato le toghe progressiste di Area e i laici di tutto lo schieramento politico, ed è la prima volta che accade in questo Csm.
Il candidato di minoranza, il procuratore aggiunto di Salerno, Luca Masini, ha ottenuto invece il sostegno dei togati di Autonomia e Indipendenza e di Magistratura Indipendente. Si sono invece astenuti i togati di Unita’ per la Costituzione.
Classe 1963, napoletano, Cantone è stato per oltre cinque anni, dal 2014 al 2019, a capo dell’Autorità nazionale anticorruzione. Proprio per aver ricoperto questo ruolo fuori da quello di magistrato, secondo la riforma del Csm del ministro Alfonso Bonafede, Cantone non avrebbe potuto neanche candidarsi a un incarico direttivo, come la guida della procura di Perugia, per almeno due anni.