Agenpress – L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) registra a maggio una diminuzione del 29,4%, -50,2% per i servizi.
“Dati preoccupanti. Anche se migliorano rispetto ad aprile, quando il calo era stato del 47%, -71,4% per i servizi, è evidente che per ora la falsa Fase 2, iniziata formalmente il 4 maggio, è stata un flop totale, visto che di fatto si tornava alle regole delle prime settimane di marzo. Solo da metà mese, dal 18 maggio, è davvero iniziata la Fase 2 con la graduale riapertura dei negozi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Ma anche da metà mese i consumi non sono affatto decollati, non c’è stato nessun effetto di rimbalzo, nessun ritorno alla normalità. Basti pensare ai pubblici esercizi che segnano un -60%, pur essendo quelli che avrebbero dovuto maggiormente beneficiare della riapertura. Il problema è che le famiglie sono in grande difficoltà. I consumi sono al palo perché la condizione economica delle famiglie è peggiorata e quindi i consumi non strettamente necessari continuano ad essere rinviati” conclude Dona.