AgenPress. “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” Art, 21 della Costituzione Italiana.
Tutti hanno diritto di manifestare anche e soprattutto dando voce a chi non può difendersi, aggiunge la Task Force Animalista, Associazione Culturale/Politica senza scopo di lucro, che si propone statutariamente lo scopo di promuovere la tutela e il rispetto di tutti gli animali come esseri senzienti, attraverso iniziative volte a sollecitare la modifica del Codice Civile e della Costituzione, tutelando ogni essere vivente, per ottenere il superamento della concezione dell’animale come “res” che è presieduta dalla Filosofa della Scienza Carolina Sala, laureata con il grande Giulio Giorello c/o l’Università degli Studi di Milano, con il supporto legale degli Avvocati Daniela Russo e Nicola Tamola e di un direttivo attivo e preparato di filosofi, comunicatori scientifici, medici, giornalisti, veterinari, attivisti.
La Task Force Animalista, inoltre, si batte da mesi al fianco di molte associazioni, supportando il Coordinamento Macachi liberi, chiedendo la liberazione di sei macachi detenuti all’Università di Parma, complice l’università di Torino, per un esperimento particolarmente costoso, doloroso e totalmente inutile chiamato “Light Up” che prevede una lesione unilaterale della corteccia visiva primaria ritenendo cautelativamente opportuno stimare il livello di sofferenza atteso come “grave”.
Ci si aspetta dunque che queste povere creature, “oggetti” in mano all’essere umano, soffriranno moltissimo per poi essere, dopo cinque anni di atroci torture, ammazzate. La percezione della sofferenza dei macachi, da parte degli stessi vivisettori, è totalmente travisata da un insieme di cose, soprattutto perché, detenendo qualsiasi animale in cattività, è impossibile comprenderne le reali emozioni, quantificarne il dolore e la depressione e qualsiasi risposta sarà sempre e totalmente confutabile, anche e soprattutto a livello medico-scientifico. Si parla dunque di “falsa scienza”, quando la sperimentazione animale viene confutata e non si ottengono risposte adeguate.
Senza etica decade anche e soprattutto la sperimentazione animale, fallendo come esseri umani, come scienziati, come ricercatori e diventando fautori di macabri esperimenti che insistono nel “provare” a risolvere i problemi umani (come le dipendenze) o le malattie su esseri viventi simili a noi, ma non uguali.
In tutto il mondo il Covid-19 ha causato più di 530.000 morti e, mentre gli animalisti cercano pacificamente di manifestare nelle strade e nelle piazze il loro dissenso contro sevizie e omicidi di animali, chiedendo riforme legislative, gli altri esseri umani che prendono le distanze dagli “animalisti”, persistono nel provocare dolore a chi non può difendersi, evitando così la fine di ogni pandemia che arriverà solo con una visione ecocentrica del nostro modus vivendi e operandi.
Ieri, 5 luglio 2020, a Parma siamo andati in duecento, ancora una volta a chiedere la liberazione dei sei macachi, ma non ci hanno permesso di manifestare di fronte all’Università nella quale sono detenuti, nonostante fosse domenica, era il nostro modo per non farli sentire troppo soli e dire loro che non li avevamo dimenticati ne abbandonati. Ci hanno segregati in una bellissima e deserta Piazza della Pace, circondati da prati, fontane e porticati così che alcuni dei manifestanti hanno deciso di finire la manifestazione cercando di recarsi a dare un saluto, se pur da lontano, ai macachi come semplici cittadini.
Uno squadrone di polizia armata di manganelli ha iniziato a colpire creando lesioni a persone e oggetti. “Se questo è un uomo”, gli animali, che sono sicuramente migliori, dovranno restare negli stabulari per un esperimento cruento che non servirà a niente, come niente è servita la violenza della polizia autorizzata a colpire chi si batte per difendere gli indifesi in nome della giustizia, dell’amore e della vera scienza. Proprio ieri in Piazza della Pace a Parma, suonavano dalle nostre casse le note del Maestro Ennio Morricone, con la speranza di un mondo migliore.
Task Force Animalista