AgenPress – Generali ha registrato nel primo semestre un utile netto di 774 milioni (-56,7%), risentendo di 226 milioni di svalutazioni nette su investimenti derivanti dall’andamento dei mercati finanziari, di 183 milioni per la conclusione dell’arbitrato sulla cessione di BSI e del contributo di 100 milioni per il Fondo Straordinario Internazionale per l’emergenza da covid.
Risultato operativo a € 2,7 miliardi, con la crescita dei segmenti Danni e Asset Management, grazie anche alle recenti acquisizioni, e di quello Holding e altre
attività, che compensano la flessione del Vita.
Si conferma l’eccellenza tecnica con il Combined Ratio a 89,5% (91,8% 1H19) e
il New Business Margin a ottimi livelli a 3,94% (4,40% 1H19)
Premi complessivi lordi pari a € 36,5 miliardi (+1,2%) grazie agli andamenti
positivi nei segmenti Vita (+1,3%) e Danni (+0,9%). La raccolta netta Vita,
concentrata nelle linee unit-linked e puro rischio, si attesta a € 7 miliardi (-4,9%)
e le riserve tecniche Vita crescono a € 372 miliardi (+0,7%)
L’utile del segmento Asset Management si attesta a € 164 milioni (+23%)
Il Solvency Ratio si conferma solido a 194% (-2 p.p. vs 1Q2020)
L’utile netto del Gruppo è pari a € 774 milioni (-56,7%), risentendo di € 226 milioni
di svalutazioni nette su investimenti derivanti dall’andamento dei mercati
finanziari, di € 183 milioni per la conclusione dell’arbitrato sulla cessione di BSI e
del contributo di € 1002 milioni per il Fondo Straordinario Internazionale per
l’emergenza da pandemia.
L’utile netto normalizzato 3, escludendo l’onere one-off del Fondo Straordinario
Internazionale per il Covid-19, si attesta a € 1.032 milioni (-21,2%).
Il risultato operativo si attesta a € 2.714 milioni (€ 2.724 milioni 1H19).
Nella performance operativa Vita (-15%) il buon andamento del margine tecnico al netto delle di gestione assicurativa è più che compensato dalla riduzione del risultato degli
investimenti, dovuta all’impatto negativo dei mercati finanziari, in particolare alla conseguente accelerazione degli accantonamenti relativi alle garanzie verso gli assicurati effettuati in Svizzera, anche a seguito degli effetti del Covid-19. In particolare, il risultato operativo Vita della Svizzera è passato da € 98 milioni in 1H19 a € -156 milioni in 1H20 per effetto della conseguente accelerazione degli accantonamenti relativi alle garanzie verso gli assicurati effettuati nel paese.
Tale incremento riflette ipotesi finanziarie di lungo termine più conservative.
Il miglioramento nel Danni (+16,2%) è ascrivibile allo sviluppo della profittabilità tecnica e al positivo contributo di € 56 milioni della nuova acquisizione di Seguradoras Unidas in Portogallo.
Il Combined Ratio migliora a 89,5% (91,8% 1H19), trainato dal miglioramento della sinistralità corrente non catastrofale osservato nel comparto auto in tutti i principali paesi di operatività del Gruppo, anche a seguito degli effetti del lockdown, che ha modificato i comportamenti dei clienti.
In aumento il risultato operativo del segmento Asset Management (+17,9%), principalmente a seguito dell’aumento dei ricavi operativi pari a € 421 milioni (+16,8%) grazie al crescente
contributo della piattaforma multi-boutique.
In aumento il risultato operativo del segmento Holding e altre attività, riflettendo principalmente la migliore performance di Banca Generali.
Il risultato non operativo, pari a € -941 milioni (€ -588 milioni 1H19), riflette € 250 milioni di svalutazioni su investimenti (titoli contabilizzati come disponibili per la vendita), conseguenti alla situazione dei mercati finanziari impattati anche dal diffondersi a livello globale del Covid-19, nonché € 93 milioni di svalutazione dell’avviamento relativo al business Vita della compagnia in Svizzera. La riduzione è determinata anche dalla spesa non operativa di € 100 milioni per la costituzione del Fondo Straordinario Internazionale lanciato dal Gruppo – cui si sono aggiunti € 54 milioni di ulteriori spese per iniziative locali – per fare fronte all’emergenza della pandemia.
Positivo il contributo degli interessi sul debito finanziario, in calo coerentemente con la strategia di riduzione del debito esterno avviata nel 2019 e proseguita nel 2020.