AgenPress – Il Garante della privacy dà il via libera al presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, perché pubblichi i nomi dei deputati che hanno chiesto il bonus Covid per le Partite Iva. Con una nota l’Authority fa sapere che “la privacy non è d’ostacolo alla pubblicità dei dati relativi ai beneficiari del contributo laddove, come in questo caso, da ciò non possa evincersi, in particolare, una condizione di disagio economico-sociale dell’interessato (art. 26, comma 4, d.lgs. 33 del 2013)”.
“Ciò vale, a maggior ragione, rispetto a coloro per i quali, a causa della funzione pubblica svolta, le aspettative di riservatezza si affievoliscono, anche per effetto dei più incisivi obblighi di pubblicità della condizione patrimoniale cui sono soggetti (cfr., ad es., artt. 9 L. 441/1982 e 5 d.l. 149/2013, convertito, con modificazioni, dalla L. n. 13 del 2014)”. Il Garante fa poi sapere che “sarà aperta una istruttoria in ordine alla metodologia seguita dall’Inps rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari e alle notizie al riguardo diffuse”.
Il presidente dell’Inps Pasquale Tridico non sembra però per adesso intenzionato a farlo. E finisce a sua volta nel mirino: Matteo Renzi ne chiede le dimissioni, perché “totalmente incompetente”, e il Garante della privacy apre un’istruttoria sulla vicenda del bonus.
“Non c’è stato alcun problema giuridico – dice Pasquale Tridico, secondo quanto riporta La Stampa -, ma etico morale. Da parte nostra nessuna violazione della legge”. Il problema, secondo il presidente dell’Istituto, sta a monte: “La norma che ha introdotto il bonus va cambiata”, dice. E afferma di essere pronto a riferirne in Parlamento: “Immagino mi chiederanno un’audizione, io fornirò tutte le spiegazioni”.