AgenPress – “Il fatto che la temperatura si misuri a casa è del tutto insufficiente e non funziona, non può funzionare. Se vogliamo fare sì che questo dato abbiamo un minimo di significato e sia standardizzato, ovvero dia una informazione affidabile, è evidente che la misurazione va fatta a scuola”.
Lo ha detto Massimo Galli, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano,in merito a uno dei punti previsti dalle linee guida per la ripresa delle lezioni, nel corso della trasmissione Omnibus su La 7.
“I termometri quante tarature diverse hanno? Quante diverse interpretazioni e quanta attenzione giorno per giorno ci possiamo aspettare da, per quanto attenti e disponibili, cittadini? E’ un tipo di intervento che va fatto al momento dell’entrata a scuola a mio avviso”.
Galli porta un esempio molto pratico dell’inaffidabilità della misurazione della temperatura, “chi ha tre figli da portare a scuola tutti alla stessa ora, come fa?”. Un modo utile per monitorare invece la salute degli studenti, secondo l’esperto, è invece quella di ripristinare la presenza di operatori sanitari all’interno degli istituti scolastici, così come accadeva in passato. “Ci siamo lasciati alle spalle la medicina scolastica e il momento di ripristinarla”.