AgenPress – “Un candidato premier come Matteo deve avere a cuore i numeri della coalizione, non solo quelli del suo partito. Deve intestarsi le vittorie, come faceva molto bene Berlusconi, e non gioire solo per un consigliere in più della Lega o un suo candidato al ballottaggio; da lui e dai suoi mi aspettavo sorrisi e brindisi, non i musi lunghi di questi giorni. Questa dovrebbe essere la differenza tra il segretario di un partito e il leader di uno schieramento”.
Così il governatore della Liguria Giovanni Toti, per il quale “se Salvini vuole essere il leader del centrodestra e ritengo che sia l’unico che in base ai numeri i cittadini hanno investito di questo compito, gli dico da tempo che dovrebbe togliersi la maglietta della Lega, come fece Berlusconi, e cambiare schema di gioco, mettere un coordinatore della Lega”.
“Ora tocca a Salvini fare un salto di qualità, gli elettori lo hanno incoronato leader del centrodestra, lo riconosciamo tutti, quindi adesso vorrei che fosse anche il mio leader, ma io non sono leghista, non lo sono mai stato e non lo sarò”, afferma Toti.
“Ho molta simpatia per gli amici della Lega, ma ho alcune differenze di posizionamento e storia personale, quindi vorrei che Matteo facesse quello che fece Berlusconi quando da capo di Forza Italia diventò capo della coalizione, allarghi il centrodestra e veda cosa nasce sotto quell’ombrello. Non credo che Salvini i prossimi tre anni debba andare in giro con la maglietta della Lega e i suoi slogan, deve essere capo della coalizione”.
Salvini “Lanci una vera costituente del nuovo centrodestra, una federazione nuova di forze, che raccolga tutte le energie migliori nate in questi anni. Io sarò con lui! Questo è il mio suggerimento lanciato da Genova, dove lo aspetto per festeggiare la vittoria”, dice ancora Toti. “La nostra coalizione ha dimostrato di essere una forza politica elettoralmente fortissima e in grado, come è accaduto in Liguria, di conquistare mondi nuovi e allargarsi a cittadini che fino ad oggi non ci votavano o avevano smesso di votarci. Questo è il senso del successo della mia Lista, che ha drenato voti soprattutto da elettori di sinistra e 5 Stelle delusi. Questa coalizione ha bisogno di essere ridisegnata”.