Turismo, Casanova (Lega), settore in ginocchio, da Ue servono risposte concrete subito

AgenPress. “Subito un piano straordinario per il turismo e protocolli comuni di azione. Non è più tollerabile che, a otto mesi dall’esplosione della pandemia, l’Europa non sia riuscita a soccorrere economicamente e strategicamente le nostre imprese e a parlare ed agire con una unica voce negli Stati membri, lasciando i viaggiatori nel caos più totale e alle mercé delle singole ordinanze locali.

I numeri sono inquietanti, soprattutto per i posti di lavoro a rischio: circa 6 milioni. Le perdite del settore si aggirano attorno ai 1000 miliardi di euro, dall’1,5 al 2,8 del PIL globale. La maggior parte sono piccole e medie imprese e l’Europa è responsabile della metà del turismo mondiale. Persino il Segretario generale delle Nazioni Unite ha riconosciuto l’importanza del turismo per ricostruire la società: quello che accade e accadrà in Europa sarà quello che accadrà in futuro al resto del mondo. Ciononostante, siamo ancora in attesa di capire cosa intenda fare questa Ue. Come Lega e gruppo ID chiediamo da mesi e a gran voce risposte concrete.

Il commissario Breton aveva promesso aiuti ma agli Stati membri è arrivato quasi nulla, e comunque nessun intervento diretto. Ora basta: il settore sta crollando e lo scenario si fa ancora più tetro se pensiamo che i dati epidemiologici ci raccontano di una nuova ondata. Questa Ue si dimostri all’altezza della sfida o presidierà a breve un cumulo di macerie, di cui sarà la prima responsabile. Si adotti infine un approccio comune per la libera circolazione delle persone. E’ intollerabile la totale assenza di coordinamento tra gli Stati, che rendono impossibile quel poco di mobilità che ancora viene consentita ai cittadini europei”.

Così dichiara Massimo Casanova, europarlamentare della Lega, componente della Commissione Trasporti e Turismo al Parlamento Europeo.

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