AgenPress – Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nel 2018 l’economia non osservata, ossia illegale più sommersa, vale 211 miliardi di euro mentre quella sommersa 191,764 miliardi.
“Dati sconfortanti, non degni di un Paese civile. I risultati ottenuti contro l’evasione sono a dir poco deludenti ed insignificanti ed i progressi fatti sono a passo di lumaca. Quanto al lavoro nero, è una battaglia persa, dato che nessuno ha voluto ancora combatterla” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Fino a che il lavoratore che denuncia il lavoro in nero rischia di passare per evasore e di dover pagare le tasse arretrate, non si andrà da nessuna parte. Bisogna cambiare le regole, creando un contrasto di interessi” prosegue Dona.
“Anche i termini per contestare il licenziamento illegittimo, pari ad appena 60 giorni, sono troppo stringenti e di certo non facilitano l’emersione del fenomeno” conclude Dona.
Secondo i dati resi noti oggi, il valore aggiunto generato dal lavoro irregolare nel 2018 è pari a 78 mld e 539 mln, contro gli 80 mld e 234 mln del 2017, ossia appena 1 mld e 695 mln in meno.