AgenPress – “A Natale dobbiamo già predisporci a passare le festività in modo più sobrio: veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non è possibile. Al di là delle valutazioni scientifiche occorre buonsenso. Una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva, in termini di decessi, stress sulle terapie intensive. Non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo prepararci a un Natale più sobrio, anche se pensiamo ci si possa scambiare doni e permettere all’economia” di crescere. Lo dice il premier Giuseppe Conte nel suo intervento all’assemblea dell’Anci.
“Io non dico se 21 indicatori sono giusti ma parlare di 5 o 3 è un dibattito scientifico, non può dirlo un’autorità politica. Dovremmo fidarci degli scienziati”, ha aggiunto.
“Il dibattito è aperto. Provo a rassicurare che abbiamo concordato con il ministro Speranza, che Brusaferro e gli esperti li spieghino bene ai presidenti di Regione: nelle prossime ore dovrebbe esserci un incontro a livello di conferenza delle regioni. Ci sarà un contraddittorio con Speranza e Brusaferro, vedremo se le richieste delle Regioni hanno una plausibilità scientifica, se si può migliorare il sistema di monitoraggio, però passare da 21 a 5 a 3 indicatori, o dire io ne voglio 10, io ne voglio 8, capite che non ha molto senso”.
“Bisogna rendere trasparenti e chiari i meccanismi a tutta la popolazione, ma parliamo sempre di algoritmi e valutazioni scientifiche ed è un po’ complicato rendere semplice un meccanismo articolato. Ricordiamo sempre che all’interno della cabina di regia ci sono tre rappresentanti delle regioni che hanno contribuito a elaborare questi parametri e ogni volta partecipano alla comunicazione dell’esito del monitoraggio. Dobbiamo fare ancora di più. Cercheremo di rendere ancora più chiari e trasparenti i parametri ma questo non diventi confusione”.
“Quando abbiamo deciso di usare questo sistema di monitoraggio elaborato, sperimentato nell’arco di sei mesi, l’abbiamo ritenuto sufficientemente affidabile per costruire le misure restrittive”.
“Una volta che abbiamo reso chiari i parametri – osserva – succede ed è legittimo che si sviluppa un dibattito scientifico. Ne sento tanti, tutti i giorni che dicono ‘no, ma non vanno bene, meglio usarne altri’. La storia della scienza procede anche sulla base di una varietà di opinioni scientifiche. Non possiamo però pensare di creare una confusione tale per cui ciascuno crea i propri parametri. Il nostro metodo è elaborato con l’Iss, il Css, la cabina regia che prevede esperti disegnati anche dalle regioni”.