AgenPress. āUn mercato unico europeo piĆ¹ sostenibile ĆØ un obiettivo condivisibile, che perĆ² deve fare i conti con la dura realtĆ di questo momento, in cui la prioritĆ ĆØ riuscire a sopravvivere alla catastrofe economica e sociale della pandemia.
DallāUe ci aspettiamo meno ideologia e piĆ¹ risposte concrete, con obiettivi raggiungibili e incentivi anzichĆ© nuovi oneri. Stop alle contraddizioni: no alla plastic tax che rischia di far saltare comparti giĆ in ginocchio e non tutela lāambiente nĆ© i consumatori; no allāimposizione di modelli produttivi che minacciano le aziende e fanno pagare ai lavoratori il prezzo della transizione.
LāUe dice di sostenere le produzioni locali, poi introduce etichettature fuorvianti come il Nutriscore, penalizzando intere produzioni senza tutelare la salute dei cittadini; sollecita maggiori scambi nel mercato unico, ma non investe su infrastrutture strategiche come gli aeroporti e taglia i finanziamenti a chi vuole potenziare le attivitĆ cargo.
Dalle istituzioni europee tante belle paroleĀ sulla sostenibilitĆ , ma fuori di qui ci sono nazioni in affanno, dove aziende, lavoratori e famiglie si preoccupano per il futuro immediato, ancor prima che per gli obiettivi climatici 2050. Vogliamo davvero realizzare un mercato unico sostenibile e rispettoso dei diritti dei cittadini? Servono iniziative coerenti e praticabili, confrontandosi non con i dogmi e le utopie, ma con la drammatica realtĆ che stiamo vivendo oggiā.
CosƬ Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.