AgenPress. “Ancora una volta al Parlamento Europeo si discute di Turchia e del suo concetto di democrazia e diritti umani. Negli ultimi anni l’atteggiamento di Erdogan verso l’Europa e gli altri Stati sovrani è stato belligerante e ostile. Ciò nonostante, l’Ue e alcuni governi, compreso quello italiano, continuano a portare avanti trattative per l’ingresso della Turchia in Europa.
Non possiamo sorvolare su fatti gravi come l’aggressione nel Nagorno, la guerra in Siria del nord, le trivellazioni a largo di Cipro, la repressione degli oppositori politici, i discorsi di odio verso l’occidente. Hanno trasformato la basilica di Santa Sofia in una moschea, un affronto simbolico a tutto il mondo cristiano.
Tra sussidi, aiuti e incentivi per bloccare l’immigrazione, dal 2002 a oggi la Turchia ha incassato oltre 15 miliardi di euro, nonostante la svolta islamista. Smettiamo di finanziare e armare un nemico dell’occidente che si fa beffe di noi: interrompiamo le trattative per l’ingresso della Turchia in Europa e spendiamo quei soldi per aiutare la nostra gente, le nostre imprese, le nostre infrastrutture.
Certi dittatori non capiscono la lingua della diplomazia, delle nostre risoluzioni per i diritti umani, hanno solo brama di espandere il loro potere, anche a danno degli altri popoli. Per quanto ci riguarda, la Turchia non è mai stata, non è e non sarà mai Europa”.
Così Susanna Ceccardi, europarlamentare della Lega, componente della commissione Affari Esteri, nel suo intervento durante la sessione plenaria del Parlamento Europeo.