AgenPress. Piera Aiello, deputata del Gruppo misto e testimone di giustizia, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città” condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
Riguardo alla sentenza della Corte Costituzionale sull’ergastolo ostativo. “Non dico che non ci debba essere il reinserimento delle persone che sono state in carcere, però non è possibile che un boss che ha ucciso decine di persone possa tornare a casa o possano avere dei privilegi dopo alcuni anni.
Queste persone hanno fatto parte di un sistema mafioso talmente radicato che anche dal carcere comandano, figuriamoci se tornano a casa. Se queste persone si pentono, lo Stato gli dà l’opportunità di collaborare con la giustizia e gli vengono garantiti sconti di pena e visite dei familiari. Se invece non si pentono rimangono in carcere. Chiunque può dire: io mi dissocio, è fin troppo facile.
Molta gente di Palermo quando ha saputo questa cosa è sconcertata, i collaboratori di giustizia sono sconcertati perché sanno che la mafia non dimentica e se un boss esce di galera la prima persona che va ad ammazzare è proprio il testimone. Se 32 anni fa è stata fatta questa legge voluta da Falcone e approvata dal Parlamento ed era costituzionale, perché ora è diventata incostituzionale? L’Europa non ha contezza della situazione. L’Europa dice che loro sono immuni dalla mafia, non hanno le leggi approvate, non hanno gli anticorpi e si ritroveranno peggio del nord Italia che 30 anni fa diceva che lì la mafia non c’era.
Togliendo l’ergastolo ostativo che segnale si dà? In questo momento di pandemia, di confusione, di paura, si è abbassata enormemente la guardia sulla mafia. E dopo la pandemia ci ritroveremo ad affrontare una situazione ancora più grave, perché la criminalità organizzata è infilata da tutte le parti. La magistratura in questo caso se n’è lavata le mani affidando tutto al Parlamento, ma non è facile districarsi in questa materia. Togliere l’ergastolo ostativo è un affronto alla memoria di Falcone e di Borsellino”.
Sulle misure del governo per l’economia. “Ho seguito i lavori della commissione bilancio, ne sono uscita disgustata perché sono stati sprecati soldi che in realtà potevano essere investiti per aiutare gli imprenditori in difficoltà. Hanno investito tantissimi soldi nell’expo di un Paese straniero, è vero che noi dobbiamo investire anche in questo, ma con questa economia che sta andando allo sfacelo, gli imprenditori che stanno fallendo come fanno ad andare a questi expo? Non era più giusto aiutarli ad uscire dalla crisi e poi in futuro pensare agli expo?
In questo momento dobbiamo aiutare economicamente gli italiani, perché tante attività stanno chiudendo bottega, non riapriranno più. A queste persone cosa gli diciamo, di vendere tutto alla mafia? Dobbiamo mettere insieme delle cifre importanti per aiutare queste persone, non devono chiudere le aziende, non devono rivolgersi alla malavita”.