AgenPress. Per il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, è “un precedente molto grave” l’aver cambiato “in Consiglio dei ministri un accordo siglato dalla Conferenza delle Regioni con i Comuni tramite Anci e con le province” sulla presenza di studenti a scuola che ha “incrinato la leale collaborazione tra Stato e Regioni”.
Gli accordi si possono cambiare, afferma Fedriga, ma “riconvocando chi quegli accordi li ha presi”.
Fedriga spiega che per rispettare una presenza a scuola di “un range da 60 al 100 per cento servirebbero dai 15mila ai 20 mila autobus in più”, dunque non si tratta di una “scelta politica ma di limiti fisici”, un fatto che “prescinde dalla sensibilità politica”.
Anche lo spostamento del coprifuoco alle 23 è stata “una proposta assolutamente responsabile”, qualcuno “mi spieghi perché un’ora di distanza farebbe schizzare i contagi in alto”.
“Tutte le proposte – afferma Fedriga – sono condivise da Nord a Sud e da destra a sinistra. Nella concretezza del quotidiano, abbiamo superato le divisioni partitiche”.
Anche sul PNRR è “fondamentale mettere a sistema le risorse, ci sono i fondi strutturali europei, quelli delle Regioni, dei comuni, quelli che mette a disposizione il Governo stesso: dobbiamo fare sintesi e diventare complementari per evitare sprechi”.
Fedriga spiega di aver chiesto al Governo “di presentare le linee generali all’Europa e poi di convocare tavoli di confronto tematici per declinarle nella vita reale del Paese”. Tra gli ambiti di intervento, Fedriga ha proposto, tra l’altro, “infrastrutture ma anche terziario avanzato”.
“Il procedimento del Recovery è cominciato con il Governo precedente – aggiunge Fedriga – che purtroppo ha coinvolto poco i territori. Oggi il Governo sta facendo incontri perlomeno per presentare” le linee guida visto che “non si sono i tempi per modifiche”.