Quasi un bambino su quattro in Europa vive in povertà, e questa era la cifra prima della pandemia. Ora la situazione sta peggiorando. La Garanzia europea per l’infanzia punta a mettere fine alla povertà infantile – se i governi l’adotteranno.
AgenPress. 18 milioni di bambini in Europa sono a rischio di povertà o esclusione sociale. Rispetto ai loro coetanei più agiati, hanno maggiori probabilità di avere scarsi risultati a scuola, difficoltà a trovare un lavoro dignitoso e soffrire di cattive condizioni di salute da adulti.
Per spezzare il ciclo, la Garanzia europea per l’infanzia chiede ai governi dell’Unione di garantire che ogni bambino a rischio di povertà abbia accesso a istruzione, assistenza alla prima infanzia e assistenza sanitaria di qualità – con un pasto scolastico sano al giorno e la possibilità di partecipare alle attività scolastiche, incluso lo sport – il tutto gratuitamente. E infine un alloggio decente.
La Garanzia mette in atto il Pilastro europeo dei diritti sociali che punta a far uscire dalla povertà almeno 5 milioni di bambini entro il 2030.
Ai paesi membri viene chiesto di aderire alla Garanzia e creare piani d’azione su come la implementeranno.